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venerdì 18 giugno 2010

US International Trade Commission smentisce RIAA e MPAA


La US International Trade Commission (USITC) un'agenzia federale che investiga sulle attività commerciali è stata incaricata, dalla Commissione Finanza del senato degli Stati Uniti, di investigare sugli effetti provocati, dalla violazione del copy-right e di altre proprietà intellettuali da parte della Cina, sull'economia americana.
Ora nel corso di un' audizione, pochi giorni fa, molti testimoni hanno detto all'USITC che molti dati riguardanti le perdite che avrebbe subito l'industria dei media a causa della pirateria, sono stati gonfiati o sono errati.
Ad esempio il professor Fritz Foley dell' Harvard Business School ha detto che per lui è un po' folle pensare, che una persona che avrebbe pagato un basso prezzo per un prodotto pirata, sarebbe il tipo di cliente disposto a pagare, sei volte o dieci volte quella cifra, per un prodotto originale. Quindi non è giusto il rapporto uno ad uno, ossia una copia pirata non corrisponde sempre ad una mancata vendita, ad esempio EA, spesso non segue questo schema, ma la maggior parte delle industrie, quando calcolano i danni apportati dalla pirateria, lo fanno.

Quindi sempre secondo Foley, bisogna stare attenti ai dati che le aziende multinazionali forniscono, perchè hanno incentivi a far crescere le perdite.
Inoltre, il Professor Foley ha ricordato che anche the Government Accountability Office, nella sua relazione presentata all'inizio di quest'anno al Congresso, aveva dichiarato che non vi era alcuna prova che dimostrasse i miliardi di perdite da parte dell'industria americana, per violazione del diritto d'autore, perchè ci potevano anche essere dei benefici in termini di pubblicità, che in parte compensavano le mancate vendite.

Inoltre secondo il professor Peter Yu, bisogna considerare che le società di contraffazioni di prodotti in Cina, possono assumere lavoratori americani ed utilizzano materie prime degli Stati Uniti, quindi la perdita non è globale ed inoltre ciò favorisce il processo di diffusione delle idee occidentali in Cina.
Quindi, secondo la maggior parte degli esperti le industrie dovrebbero allargare i loro orizzonti e ragionare sui benefici che potrebbero riportare a lungo termine.

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