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mercoledì 9 giugno 2010

Pubblicati i primi 700 IP dei downloader di “The hurt locker”


I primi settecento indirizzi IP dei presunti downloader di copie illegali di “The hurt locker” sono stati presentati alla Corte di Washington D.C.
Come ben sappiamo, una denuncia, sempre al tribunale è stata presentata contro 5000 anonimi downloader di “The hurt locker” da parte degli avvocati del Copy-right Group, a nome di una società di distribuzione indipendente, per ottenere ,poi, dal giudice il mandato che costringa gli ISP a rivelare i dati personali che corrispondono agli indirizzi IP.

Risulterebbe che gli indirizzi IP siano stati monitorati tutti nel periodo che va dall'ultima settimana di aprile alla prima di maggio e comprendono vari ISP, sparsi per il paese, meno la Time Warner che, nello stesso tempo, si è rivolta al tribunale proprio per non essere costretta a rivelare i dati dei suoi utenti.

I dati rilasciati al tribunale, però comprendono solo gli indirizzi IP ed il momento in cui l'infrazione è stata registrata, nessun informazione, invece c'è sulle tecniche di monitoraggio, quindi potrebbero essere compresi gli IP di tanti innocenti, che magari, se il giudice costringerà l' ISP a rivelare i loro dati, preferiranno pagare i 2500 dollari, pur di non sobbarcarsi spese legali maggiori.
Del resto si è capito e lo abbiamo detto più volte che il piano del Copy-right Group è di ottenere più soldi possibili attraverso il bullismo e l'intimidazione e non rientra nei loro scopi portare i singoli downloader in tribunale.

Ma la stessa pratica, già sperimentata da alcuni legali inglesi, non è sfuggita all'attenzione dei politici che hanno definito il sistema una truffa e gli avvocati, che lo hanno attuato, sono stati accusati di molestie e ricatto legale.

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