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martedì 30 novembre 2010

USA: confermato il sequestro di 82 domini

Qualche giorno fa avevamo parlato della chiusura di Torrent-Finder ed anche di molti altri siti, accusati di aver violato le leggi sul copy-right e sulla contraffazione.
 Ora il Dipartimento di Giustizia (DOJ) e Immigration and Customs Enforcement (ICE), hanno confermato il sequestro di 82 domini e hanno rilasciato dichiarazioni dicendo che l'operazione ha mirato a colpire rivenditori on line di una vasta gamma di prodotti contraffatti, fra cui articoli sportivi, scarpe, borse,abbigliamento, copie illegali di DVD, protetti dal copyright, contenenti musica, software e giochi.

I responsabili dell'operazione hanno detto che, in tal modo, cercano di tagliare i fondi a chi vuole sfruttare l'ingenuità altrui per proprio tornaconto personale. Quello però che ha stupito i media e che non è stato ancora ben chiarito dai responsabili dell'operazione, perchè nella lista dei domini bloccati compaiano tre siti con link di musica e Torrent-finder che è un meta motore di ricerca. A meno che non si voglia colpire i siti BitTorrent e questa sia una specie di prova generale in ogni caso, sembra che ci siano ancora molti altri siti che stanno per avere il loro dominio oscurato.

Caso Harper: nulla di fatto anche in Corte Suprema

Abbiamo già più volte parlato del caso di Whitney Harper, che ha condiviso musica, quando era adolescente sul computer di famiglia e che ha sostenuto, a sua discolpa, che si trattasse di una “violazione innocente” in quanto lei pensava di poter usare la tecnologia P2P come la radio.

 Per tale motivo aveva deciso di ricorrere alla Corte Suprema, chiedendo che fossero riconosciute le attenuanti che avrebbero portato la cifra da pagare per ogni brano condiviso a 200 dollari invece dei 750 , minimo legale previsto dalla legge. La Corte Suprema ha, però rifiutato di ascoltare il caso, basato, secondo il legale della Harper, sul fatto che, chi scarica da computer, non vede comparire alcun avviso di copyright e quindi cadrebbe quanto previsto dall'articolo 402, ossia che non si può parlare di “violazione innocente” fin quando è presente un avviso di copyright sul disco fisico. In effetti tale disposizione è del 1988, ben prima che i file digitali fossero disponibili su internet.



La Corte Suprema ha deciso però di non ascoltare il caso, in quanto in genere interviene quando ci sono pareri discordi fra varie Corti di Appello, se ci saranno altri interventi sempre su questo punto, allora sarà necessario procedere ad un parere ed ad un'eventuale revisione. Quindi Harper dovrà sempre pagare sempre 750 dollari per i 37 brani, ossia circa 27.750 dollari in totale.

lunedì 29 novembre 2010

Wikileaks rivelati oltre 15652 documenti top secret

Da giorni non si parla altro che dell'enorme massa di documenti che Wikileaks ha pensato di divulgare e che parlano di rapporti confidenziali e di documenti top Secret, scambiati fra il dipartimento di Stato USA ed oltre 274 ambasciate. Soprattutto circola la notizia che le principali nazione arabe volevano un intervento statunitense contro l'Iran. Soprattutto la paura dei vari capi di governo arabi, riguardava il programma nucleare in Iran e la necessità di fermarlo ad ogni costo.



I documenti, però riguardano anche parecchie indagini e raccolte di informazioni , da parte dei servizi segreti che tenevano  nota di ogni notizia, anche la più confidenziale e privata riguardasse i leader di stati africani, come il Burundi, la Repubblica Democratica del Congo ed il Ruanda.


Ma non è finita qui, raccolte di dati riguardano anche il personale delle Nazioni Unite e i leader di Paraguay, Venezuela, Cile, Bolivia, Cuba, diplomatici cinesi ed altri ancora.


Inoltre il New York Times riferisce, che l'attacco informatico contro Google sia stato coordinato da alti esponenti del governo cinese, che per effettuare l'opera di sabotaggio hanno assoldato hacker, esperti di informatica di varie nazionalità. Altri documenti riguardano una situazione di stallo in Iran, fra forze ufficiali ed opposizione per la conquista del cyberspazio. Non si salvano neanche Berlusconi, oltre che inetto considerato il portavoce di Putin in Europa, dagli USA e Frattini in Italia, del quale è stato rivelato un telegramma inviato a Robert Gates, segretario della difesa USA in cui si lamenta del doppio di espansione verso l'Europa e l'Iran della Turchia.


Wikileaks ha pubblicato i vari documenti, come riporta Ars Technica, con un ammonizione per il governo USA in cui si dice che tutti gli scolari americani sanno che George Washington non diceva bugie, se i suoi successori avessero seguito la sua strada, ora l'emissione di questi documenti, avrebbe al massimo creato imbarazzo, mentre invece le amministrazioni attuali hanno messo in guardia i governi di tutto il mondo riguardo al fatto che ci potevano essere grosse ripercussioni, in seguito ala messa on line dei documenti. C'è da capire chi guadagnerà da tutto questo e chi sta dietro a Wikileaks e a cosa possa servire il tuto, oltre ad accrescere situazioni di paura e sospetto che ricordano il periodo della guerra fredda, intanto le borse hanno registrato grosse perdite un pò in tutto il mondo.

Lady Gaga lontana da Facebook e Twitter per beneficenza



Indubbiamente Lady Gaga ha molti seguaci su Twitter ed anche su Facebook, circa sette milioni sul primo e 24 milioni nel secondo ed ha accettato, una specie di morte digitale, insieme ad altre star per la campagna denominata “Digital life Sacrifice “ indetta dall'associazione “Keep a Child Alive” che vuole raccogliere fondi per la giornata mondiale dell'AIDS a supporto delle famiglie con malati di Aids in Africa ed India.

Lady Gaga non tornerà on line, finchè non sarà stato offerto un milione a favore dell'associazione. Le star appariranno nei video della pubblicità, in bare, che simboleggiano, appunto, la morte digitale. Alla campagna parteciperanno anche Elijah Wood, Jennifer Hudson, Ryan Seacrest, Kim e Khloe Kardashian, Serena Williams, Alicia Keys e suo marito Swizz Beatz. Questo è un sistema, un po' sarcastico e sicuramente d'urto, secondo la cantante Keys per costringere la gente a prestare attenzione a tragedie che si compiono giornalmente nei paesi in via di sviluppo. Il presidente dell'associazione “keep a Child Alive” vorrebbe anche suscitare nelle persone degli interrogativi, riguardo al fatto che molti sono coinvolti dalla morte di celebrità, mentre non importa nulla ad essi di milioni e milioni di persone che muoiono lontano da loro e che, invece, con un piccolo sostegno finanziario, potrebbero essere salvate.

sabato 27 novembre 2010

Katie Furlong e Facebook

Katie Furlong, dipendente della Royal Bank of Scotland, avrebbe comunicato ai suoi amici su Facebook e probabilmente anche a chi non era, dal momento che l'informazione è stata riportata subito ai suoi superiori che molto probabilmente avrebbe ricevuto una buona liquidazione dalla banca per cui lavorava, costretta a licenziare, per colpa della crisi economica oltre 3500 dipendenti.



Subito dopo aver saputo la notizia, infatti la ragazza aveva postato su Facebook, dicendo che era la migliore notizia di sempre e che avrebbe ricevuto una bella liquidazione. Inoltre aveva scritto anche di soluzioni alternative, tipo il trasferimento con indennità di viaggio, nella filiale di Birminghan, città dove risiedono i suoi genitori. Aveva quindi espresso la sua gioia agli amici, dicendo che sia nel caso del trasferimento o della liquidazione, lei si sarebbe potuta ritenere soddisfatta. Il suo commento è stato però, riportato da qualche collega ai suoi superiori che hanno iniziato un procedimento disciplinare contro di lei, per cui è stata licenziata in tronco e senza liquidazione.


La ragazza ora ha intentato causa alla banca, con la richiesta della liquidazione di cui, secondo lei, avrebbe diritto, dal momento che la notizia che aveva rivelato era pubblica e lei stava parlando con amici. I responsabili della banca si rifiutano, invece, di fornire commenti sulle politiche interne della società.


Come al solito, posso commentare dicendo che internet è un ottimo mezzo per informarsi ed accrescere la propria cultura ma fidiamoci solo degli amici veri, non è che con quattro stupidaggini scritte in un post si conoscano realmente le persone e le conseguenze di quanto si dice, possono essere molto gravi.

USA: Torrent.finder è stato chiuso

Anche senza COICA, continua l'opera del governo americano che blocca i domini, in effetti è questo che fa pensare l'home di Torrent.finder che è stato molto probabilmente sequestrato per violazione del copyright e commercio di merci contraffatte. La cosa che stupisce di più gli osservatori è che Torrent.finder non aveva contenuti o un tracker ma funzionava come motore di ricerca Torrent .

Sembrerebbe che Torrent. Finder sia ancora operativo attraverso un altro sito, Torrent.Finder.info, ma la lista dei siti e domini chiusi, dall' ICE Homeland Security, come riporta Torrent Freak è molto lunga, a cominciare da RapGodFathers e altri siti di musica dello stesso genere OnSmash.com e DaJaz1.com e sono stati oscurati molti altri siti web, probabilmente legati alle merci contraffatte.

venerdì 26 novembre 2010

Il team di Pirate Bay riconosciuto di nuovo colpevole

La corte d'appello di Stoccolma ha emesso il verdetto, riconoscendo i quattro del team di Pirate Bay, di nuovo colpevoli ma riducendo il periodo di condanna al carcere, rispetto alla sentenza di un anno fa ed aumentando invece, i soldi che debbono essere pagati per risarcire i danni che ora ammontano a più di 6,5 milioni di dollari, da dividere fra gli imputati. In particolare Peter Sunde, alias “Brokep”è stato riconosciuto colpevole, di contribuzione alla violazione del copyright, come del resto tutti gli altri e condannato a 8 mesi di prigione, Fredrik Neij alias ‘TiAMO’ è stato condannato a dieci mesi di prigione e aCarl Lundström, sono stati assegnati quattro mesi di prigione.



Gottfrid Svartholm, non è stato incluso, per ora nella sentenza, perchè era assente a causa di motivi di salute ed il suo caso sarà giudicato successivamente.


Secondo la corte il sito di Pirate Bay ha facilitato la violazione del copyright determinando quindi responsabilità penali, per coloro che hanno gestito il servizio, in vario modo e misura.


Indubbiamente, con tale sentenza si è scelto di dare un esempio ed infatti anche l'avvocato delle major Monique Wadsted ha commentato la decisione dei giudici, dicendo che è un sollievo vedere che chi svolge tale attività, verrà spedito in prigione.


Comunque i tre del team pensano ora di rivolgersi alla Corte Suprema ed in realtà, il sito, ora di proprietà della società Reservella, continua ad essere operativo come prima.

giovedì 25 novembre 2010

USA: il Comitato Giudiziario del Senato approva COICA

Qualche giorno fa, comitato giudiziario del senato ha approvato il “ Combating Online Infringement and Counterfeits Act’, ossia una legge che permetterebbe al Dipartimento di Giustizia USA di bloccare i domini dei siti sospettati svolgere attività illegali, anche esteri, di cui abbiamo già lungamente parlato. Inoltre sia la MPAA che la RIAA hanno fornito agli organi di governo una lista dei siti internazionali, tra cui Pirate Bay, Isohunt, Demonoid, che attuerebbero politiche contrarie alle leggi sul copyright USA producendo danni enormi all'industria dei media ed all'economia americana e i cui domini dovrebbero essere bloccati.



Poiché si è dimostrato molto efficace chiudere il dominio dei siti considerati illegali, alcuni senatori hanno proposto che la procedura divenisse una legge standard e pochi giorni fa il comitato giudiziario del senato ha approvato all'unanimità la proposta di legge. Finora nessun governo agiva sui domini, di competenza esclusiva dell' Internet Corporation for Assigned Names and Numbers (ICANN).


Molte associazioni ed anche l'EFF si stanno mobilitando per cercare che non venga approvata una legge che essi definiscono “un 'incostituzionale restrizione per la libertà di parola ed una minaccia per l'innovazione”. In effetti, in base alla legge anche siti come Wikileaks potrebbero avere oscurato il loro dominio.


La proposta di legge comunque deve essere approvata al Senato ed al Congresso e come detto ferve la polemica perchè invece la MPAA e la RIAA, sono estremamente favorevoli all'azione del governo.

La UE approva ACTA

Dopo varie controversie, soprattutto legate alla scarsità di informazioni sul testo completo,il Parlamento Europeo ha approvato ACTA con 331 voti favorevoli e 294 voti contrari ed 11 astenuti. Ora il testo finale, può essere  definitivamente approvato dalla Commissione Internazionale a lavoro su ACTA in una riunione che si terrà a Sidney dal 30 novembre al 3 dicembre.



L'accordo, che ha suscitato sempre molte polemiche riguardo alla segretezza con cui sono state condotte le trattative, suggerisce nuove regole internazionali, a difesa del diritto d'autore e apre la strada a possibili politiche dei vari paesi che volessero applicare, regole tipo quelle previste dall'hadopi francese, ossia basate sui tre avvisi e la disconnessione degli utenti. Il testo iniziale, comunque è stato molto alleggerito rispetto alle prime stesure e dovrebbe prevedere sempre l'uso di tribunali per costringere gli ISP a rivelare i dati dietro gli IP monitorati. In base all'accordo dovrebbero essere presi provvedimenti contro tecnologie e software che prevedono mezzi per eludere i controlli di accesso tipo la cifratura dei dati.


In ogni caso ACTA, così com'è, non richiede variazioni nella legislazione UE e soprattutto è fuori dell'accordo la Cina, la fonte di oltre il 65% delle merci contraffatte sequestrate nelle dogane dei paesi europei, nel 2009.

martedì 23 novembre 2010

Utorrent 2.2 con l'app studio

Qualche giorno fa è stata rilasciata la versione stabile di uTorrent 2.2 con l'app studio finalmente disponibile per oltre 65 milioni di utenti ed inoltre con altri cambiamenti riguardo alla sicurezza.



BitTorrent, infatti aveva lanciato, durante l'anno, due client sperimentali Griffin e Falcon con varie funzionalità, che poi sono state sperimentate e provate da molti utenti.


Una in particolare, BitTorrent app, un estensione framework, basata sul web, doveva aggiungere nuove funzionalità senza appesantire il client, creando qualcosa simile agli add-on dei browser web o alle applicazioni degli smartphone. Poi, una volta sperimentato il sistema ed aggiustato quello che non funzionava, con la realise 2.2, la BitTorrent ha messo l'App studio a disposizione di tutti gli utenti del suo client, con già presenti una manciata di applicazioni, approvate da BitTorrent.


Un'applicazione, ad esempio, presente è quella di VODO, piattaforma indipendente dove i registi possono mettere a disposizione i loro lavori gratuitamente che ha, per l'occasione, presentato due nuovi film 'Four Eyed Monsters” e “Snowblind”, che verranno visti da milioni di persone senza che i registi debbano preoccuparsi della distribuzione. La versione 2.2, inoltre presenta miglioramenti per quello che riguarda il supporto ai magnet link. Inoltre sarà possibile spostare i file senza interrompere il download degli stessi e sono stati migliorati i sistemi di sicurezza per gli utenti di servizi proxy collegati ad un tracker UDP ed inoltre, questi utenti possono, ora, meglio configurare il client in modo di essere realmente anonimi.

Davenport Lyons deferito al Solicitors Disciplinary Tribunal

A maggio, lo studio legale Davenport Lyons dovrà presentarsi davanti al Solicitors Disciplinary Tribunal, in quanto secondo le prove raccolte, alcuni partners dello studio legale, avrebbero abusato della professione, perseguitando consapevolmente degli innocenti, con prove non affidabili.



Questo studio legale è stato il primo che ha iniziato il sistema, poi continuato da molti altri avvocati, di monitorare gli indirizzi IP di presunti file-sharer, costringere gli ISP, mediante i tribunali a fornire i loro dati e inviare lettere minacciose, chiedendo risarcimenti.


Ben presto però le migliaia di vittime si sono rivolte a forum on line ed a blog ed anche associazioni dei consumatori, come Which? e BeingThreatened.com, hanno fatto pressioni sulla stampa e sull'opinione pubblica. Alla fine lo studio Davenport Lyons è stato sottoposto ad un'indagine da parte della Solicitors Regulatory Authority, che ha raccolto notevoli prove, tali da rinviare appunto il caso al Solicitors Disciplinary Tribunal.

In particolare la SRA ha riconosciuto come colpevole la condotta dei partners dello studio legale Davenport Lyons, David Gore e Brian Miller, che poi hanno lasciato l'azienda. Sempre secondo la SRA, i due legali sapevano che intraprendendo campagne generiche contro migliaia di file-sharer potevano prendere di mira persone che non si erano macchiate di nessuna violazione del copy-right ed in tal modo, avevano ignorato il danno che le loro azioni, avrebbero potuto avere sulle reputazioni dei loro clienti, ossia i detentori del copy-right.

Quindi nonostante, tutti i clienti della Davenport Lyons, sapessero bene ciò che lo studio legale faceva e dividevano con lo stesso le entrate provenienti dalle lettere di minaccia, per la SRA invece, Gore e Miller avrebbero anteposto gli interessi della Davenport Lyons a quelli dei loro clienti e questo è in violazione del codice di condotta degli avvocati.


Insomma anche se la motivazione del deferimento è anomala, l'importante è che questo modo di agire degli avvocati venga sanzionato e si spera che uguale azione venga intrapresa contro lo studio ACS Law, degno emulo del Davenport Lyons.

Molti utenti di Facebook a rischio malware

Grazie all'applicazione di Facebook, SafegoBitDefender che offre un aiuto agli utenti per quello che riguarda i rischi malware sui messaggi sul muro, i commenti degli amici, la posta in arrivo, si sono realizzati studi statistici, i quali dimostrano che un 20% degli utenti che utilizzano Safego è oggetto di numerosi messaggi dannosi soprattutto nelle loro “feeds news”relative all'attività di amici.



Indubbiamente, solo 14000 utenti Facebook utilizzano l'applicazione Safego, quindi i risultati non sono indicativi ma potrebbero essere anche più alti in utenti meno esperti riguardo alla sicurezza.


Circa il 60% degli attacchi provengono da notifiche di applicazioni dannose di terze parti,come ad esempio quelle che mostrerebbero, cose che facebook vieta, tipo chi ha visitato il tuo profilo e chi ti ha tolto da amico. In questo gruppo ci sono gli avvisi riguardanti bonus per giochi tipo Farmville, oppure sfondi ed “il pulsante antipatia”. Ci sono inoltre avvisi riguardanti film gratis, giochi gratis, telefoni liberi.


Un altro 16% riguarda avvisi di video curiosi o choccanti ed un 5% è collegato a virus come Koobface. Questo riguarda solamente quanto si rivela dalle Feeds news ma anche i messaggi privati potrebbero correre gli stessi rischi ed anche se Facebook, è sempre in aggiornamento sul fronte sicurezza, lo sono anche i produttori di spyware e malware.

A dicembre la storia del Ceo di Facebook anche a fumetti

La Bluewater Productions sta realizzando un fumetto dal titolo "Mark Zuckerberg: creatore di Facebook" che verrà offerto in vendita a 6,99 dollari, e che molto probabilmente, verrà utilizzato dalla società di produzione Hayden 5, per produrre un film animato.Il fumetto è stato scritto da Jerome Maida e disegnato da Fritz Saalfeld . Secondo Sliter il produttore esecutivo di Hayden 5, la storia di Mark Zuckemberg, raccontata in forma animata, potrebbe essere apprezzata da un pubblico più vasto.

Il film s'ispirerà alla tecnica utilizzata in “A scanner Darkly” con azioni live unite al mezzo digitale, creando un incrocio fra personaggi reali e mondo animato, molto suggestivo.

Intanto vediamoci il trailer di A scanner Darkly


Battuta d'arresto per il Copyright Group per il caso Far Cry

Come sappiamo, il famoso studio legale indicato come Copyright Group, ha citato oltre 16000 persone, colpevoli, a suo avviso di aver condiviso illegalmente varie opere, create da produttori indipendenti, fra cui sicuramente quella più famosa è "The hurt locker" che ha vinto il premio Oscar.



I primi citati, oltre 4577 persone erano stati accusati di aver condiviso illegalmente Far Cry, di cui abbiamo già diffusamente parlato qui. Queste citazioni di massa hanno creato molte reazioni, sia da parte degli ISP, costretti ad impegnare personale aggiuntivo nella ricerca delle identità delle persone di cui si era individuato l'indirizzo IP ed, ad esempio, la Warner Cable aveva ottenuto dal giudice il fatto di essere costretta a consegnare allo studio legale solo i dati di 28 utenti al mese, sia da parte degli accusati, che avevano sostenuto che le citazioni cadono fuori del potere giurisdizionale della Corte.

 Ora i detentori del copyright, avrebbero dovuto fornire la lista di tutte le persone che intendevano citare entro il 18 novembre 2010, ma avevano richiesto un rinvio fino a cinque anni per la consegna di tali dati, motivando la cosa con il fatto che la Warner, ad esempio consegna ad essi i dati di, al massimo, 28 utenti al mese. Il giudice Collyer però, non ha accettato la cosa e ha detto che ciò sarebbe pregiudizievole nei confronti degli utenti già identificati dagli ISP. Quindi, secondo il giudice, entro il 6 dicembre 2010, la parte attrice deve fornire una lista compresa dei dati e dei nomi degli avvocati difensori di quelle persone che intende citare e su cui ritiene che la corte abbia potere giurisdizionale.


In effetti per il Copyright Group è un grosso smacco, in quanto essi non intendono proprio citare nessuno, vogliono solo risalire ai loro dati, tramite ISP, per mandare lettere, minacciandoli, ottenendo più soldi possibile.


Oltretutto si ridurrà di molto il numero dei citati, in quanto è abbastanza certo che i detentori del copyright dovranno aprire un nuova causa per coloro che hanno gli indirizzi IP geograficamente al di fuori del distretto della Corte. Quindi molte persone vedranno cadere i loro casi e forse si eviterà in futuro che il Copyright Group, ripresenti una lista con così tanti imputati.

Dopo Mulve, arriva Mielophone

Abbiamo parlato di Mulve, l'applicazione che, uscita nel mese di settembre permetteva di trovare e scaricare velocemente brani musicali ma è durata molto poco, in quanto sia l'Ifpi che la BPI, che le quattro maggiori etichette hanno fatto si che il sito, da cui si poteva scaricare l'applicazione fosse chiuso e ci sono stati anche degli arresti. L'esperienza di Mulve forse dovrebbe far riflettere sul produrre questo tipo di applicazioni ed invece, ora solo un paio di mesi dopo, spunta all'orizzonte Mielophone.

 Un piccolo team di programmatori russi ha sviluppato l'idea presente in Mulve e vi ha aggiunto anche altre migliorie, come ad esempio più fonti, Last.fm, una playlist, un downloader manager, video di youtube ecc. Mielophone ha bisogno di Adobe AIR per poter funzionare e questo si può istallare direttamente insieme all'applicazione, che è già disponibile per MAC, Windows e Linux e presto lo sarà per le piattaforme IOS ed Android, sempre che, come nel caso di Mulve, l'applicazione non venga bloccata dalle grandi etichette.

Arriva un nuovo client zButterfly

Il nuovo client, chiamato zButterfly è basato sul codice sorgente di Vuze ed è pubblicato sotto una licenza GNU (GPL). La sua caratteristica principale, però, che sicuramente non renderà molto felici le major, è quella di essere incentrato sulla ricerca film. Già nella schermata iniziale sono presenti i film più popolari e poi è possibile navigare entro il catalogo, ad esempio in base al genere, agli attori, ai registi, all'anno in cui è uscito il film.

 Come detto, sicuramente ci saranno utenti interessati al client, che per i download si basa sui magnet link ma molto presto anche la MPAA, vorrà vederci chiaro. Anche se, secondo il direttore marketing, essi non fanno altro che funzionare come motore di ricerca in quanto non hanno server, né tracker solo che questo motore ha le informazioni presenti in un catalogo di film, che però sono trovate con il robot di ricerca automatica, quindi potrebbere essere reperite anche con Google. Comunque il sito per ora ancora aperto è qui i file sorgenti del client, sono al momento disponibili su Sourceforge.

La Comunità Usenet FTD, colpevole solo in parte

La Corte d'appello dell'Aja ha deliberato sulla lunga questione che vedeva coinvolte la comunità Usenet FTD e lo studio Eyeworks, di cui avevamo già parlato. La corte ha deliberato che secondo il diritto olandese, anche se questo potrebbe essere contrario alla normativa europea non è illegale informare gli altri di dove si trova il materiale illegale ed anche il download di materiale illegale per uso personale, invece la comunità FTD è colpevole di promuovere, senza fare nulla il caricamento illegale.

 Ossia, rispetto alle precedenti sentenze è stato dichiarato che non c'è colpevolezza nel creare un sito, in cui gli utenti s'informino l'uno con l'altro sul materiale scaricabile, tuttavia la comunità FTD è stata riconosciuta colpevole di stimolare gli arrivi illegali , anche perchè su questo punto la comunità non ha potuto ben difendersi, non sapendo se gli uploaders sono propri utenti oppure no e quindi il giudice ha emesso un ordine inibitorio circa la presenza sul sito di materiale Eyeworks, con penali di 10.000 euro per ogni giorno di presenza di file illegali.

domenica 21 novembre 2010

Svezia: emesso mandato internazionale contro il fondatore di Wikileaks

Situazione molto anomala in Svezia, dove il governo svedese ha formalizzato un mandato di arresto internazionale per il portavoce di WikiLeaks, Julian Assange con l'accusa di stupro. molestie sessuali e coercizione illegale, in base ad elementi di prova forniti da Marianne Ny, regista svedese. Il suo arresto, sarebbe stato richiesto in modo da poter interrogare Assange, in base a quanto dichiarato alla stampa. Lo stesso episodio si era verificato in estate ma poi tutto era stato messo a tacere. Mark Stephens un avvocato di WikiLeaks presso la sede di Londra ha detto che questo comportamento, non è un accusa ma una persecuzione e che il suo cliente ha sempre sostenuto la sua innocenza e che le accuse contro di lui sono prive di fondamento.



Inoltre, sempre secondo il legale, Assange pur avendo diritto al silenzio, si è sempre dichiarato pronto ad essere sottoposto ad interrogatori sia quando si trovava in Svezia, sia presso l'ambasciata svedese , durante il suo soggiorno in UK, ma le sue offerte sono state sempre rifiutate.


Su questa accusa di stupro che è iniziata nel 2007, c'è stata sempre poca chiarezza ed è sembrato molto strano che la cosa sia stata rivelata alla stampa, dopo che Assange aveva attirato l'ira del governo statunitense e militare per il rilascio di più di 75.000 file riservati relativi alla guerra in Afghanistan.


Non si se ora Assange tornerà in Svezia per cercare di rispondere alle accuse e chiedere l'annullamento del mandato d'arresto. Anche se sembra che il legale di Assange stia compiendo i passi necessari per far annullare il mandato di arresto internazionale.

Google lancia Hotspot

Come è annunciato in un post di Google è stato lanciato un motore di ricerca basato sulla raccomandazione locale, spero vivamente anche nella non raccomandazione, perchè ci sono veramente tanti posti a fregatura, dei quali bisognerebbe avvertire la gente. Hotpot è quindi una bacheca, a cui si può accedere anche da smartphone, dove trovare consigli su ristoranti, negozi, hotel, discoteche etc. all'interno di una precisa area geografica
Hotspot agisce su tre livelli:
Sui Places di Google, in quanto ci sono oltre 50 milioni di posti nel mondo dei quali Google possiede ricchi dettagli.
Sui luoghi che piacciono all'utente.
Sui luoghi che piacciono anche agli amici, ossia si possono condividere le valutazioni anche con gli amici.


Come hanno detto alcuni, sarebbe meglio se Google, dal momento che, anche guardando il fallimento di Google Wave, non riesce ad inserirsi nel campo social network, giocasse in solitario, ossia tanto gli converrebbe raccogliere le raccomandazioni dei singoli ed usarle ai fini ricerca, poi se si riesce a creare una rete sociale ed a condividere le informazioni con amici e parenti tanto meglio.

Facebook crescita record in USA

Il successo di Facebook è in continuo aumento ed ora risulterebbe che è sua una pagina su quattro di quelle visitate, anzi secondo Hitwise, società di analisi del traffico web, starebbe superando Google in quanto nella scorsa settimana avrebbe avuto circa il 3% di pagine visitate in più di Google.



Secondo Comscore, Facebook registra un aumento del 55% anno su anno ma in base ai risultati di ottobre avrebbe avuto 151,13 milioni di visitatori unici, leggermente in ritardo rispetto a Google con i suoi 173,3 visitatori unici mensili. In ogni caso, come sappiamo, Facebook ha ormai oltre 500 milioni di iscritti e al Summit web 2.0 Zuckerberg, il Ceo di Facebook ha detto che quasi la metà dei suoi iscritti, visita giornalmente Facebook. Insomma, un 2010 sicuramente da record, bisognerà vedere cosa altro introdurrà la società nel 2011 per aumentare il numero dei suoi iscritti.

Righthaven rinuncia all'accusa di copyright contro Democratic Underground

Righthaven, lo studio legale che ha denunciato moltissimi blog e siti web, solo per aver riportato poche righe con link del Las Vegas Review Journal, ha deciso di ritirare volontariamente la denuncia contro il sito web  Democratic Underground, sempre accusato di violazione del copyright per aver riportato alcune frasi del giornale, tutelato dallo studio legale.



Gli avvocati di Righthaven, hanno detto al giudice che preferiscono il ritiro per motivi di economia giudiziaria in quanto, pur essendo convinti che il sito web abbia violato il copyright, non intendono impegnarsi in una lunga e costosa procedura che potrebbe portarli a perdere in quanto, verrebbe riconosciuto il diritto del fair use.


Questo perchè come abbiamo riportato qui, i successi di Righthaven,contro i presunti violatori del copyright avevano subito una drastica battuta d'arresto, quando alla fine di ottobre, ad un blogger Bob Nelson , fu riconosciuto dal tribunale il diritto del fair use, anche perchè non aveva arrecato alcun danno finanziario al Las Vegas Review Journal, riportando alcune frasi con il link.


Ora la paura dei legali di Righthaven, è che anche il sito web Democratic Underground, sia intenzionato a cercare di ottenere le sue ragioni come ha già fatto il blogger ed inoltre, in caso questo succedesse, la parte accusatrice dovrebbe pagare tutte le spese legali.


Soprattutto su questo insistono gli avvocati di Righthaven, ossia che essi avendo deciso di ritirare il procedimento non debbono pagare nulla alla parte avversa in quanto l'imposizione di spese legali 'in queste circostanze sarebbe uno scostamento sostanziale dalla ratio legis del diritto d'autore.


Bisognerà vedere ora, come deciderà di agire il sito Democratic Underground.

La RIAA a caccia di “MetaPirate”

Abbiamo annunciato che un anonimo dev team aveva rilasciato LimeWire Pirate Edition, rendendolo disponibile a tutti, partendo dalla base di Limewire Pro. Gli avvocati della RIAA sono riusciti a far chiudere il sito, che rilasciava il software e ora sono alla ricerca dell'identità dell'hacker , denominato MetaPirate che lo avrebbe rilasciato e che sembrerebbe essere stato un impiegato di Limewire.



Il giudice, oltre a concedere le autorizzazioni per la ricerca dell'identità di MetaPirate ha obbligato Limewire LLC a fornire tutta una seie di informazioni, riguardanti ex dipendenti e sviluppatori che potevano aver accesso al file del client LimeWire utilizzato nell'ultimo anno e che quindi potrebbero aver dato vita a LimeWire Pirata Edition.
 
Del resto anche la società LimeWire LLC, deve agire contro i creatori di tale software, perchè la RIAA ha preso spunto dalla cosa, per chiedere che LimeWire LLC sia messa sotto la guida di un curatore fallimentare. Per cui ora l'anonimo hacker è sotto l'attacco di due fuochi, anche se ha rivelato che nonostante il suo sito sia andato down il software LimeWire Pirate Edition è ancora disponibile su Pirate Bay.

Google lancia Boutiques.com

Google si lancia nella più grande vetrina del web, dove sarà anche possibile fare shopping con le star e seguire il loro modo di vestire. Invece di un negozio on line con molte marche si tratta di un vero e proprio spazio web dove, aziende, blogger e celebrità avranno i loro negozi virtuali.



L'idea è venuta a Google dopo aver visto che, con il maggior uso di smartphone e tablet si è avuto un aumento dello shopping on line, in quanto la gente sta più ore connessa ad internet anche lontano dal PC. Secondo molti esperti le vendite di accessori e vestiario rappresentano il 14% di quelle  globali dell'e-commerce ed andranno aumentando nei prossimi dodici mesi.
 
Nel servizio ideato da Google, ognuno può creare una propria boutique personalizzata, sfruttando l'algoritmo di ricerca di Google, che utilizza quanto precedentemente sfogliato dall'utente grazie alla tecnologia like e propone vestiti ed accessori appunto abbinati con le precedenti ricerche. Il servizio però è attivo solo negli USA, altrove è solo possibile sfogliare le pagine.

martedì 16 novembre 2010

Beatles su Itunes ?

Secondo informazioni ottenute da fonti accreditate, il Wall Street Journal, dice che molto presto, probabilmente in questi giorni, Apple farà un annuncio riguardante la musica dei Beatles su Itunes, sembrerebbe infatti che la società di Cupertino abbia raggiunto un accordo con la EMI Group, l'etichetta dei Beatles. In ogni caso in home page di Itunes c'è scritto:



“ Domani sarà un giorno come gli altri. O magari no. Torna qui domani, troverai una notizia speciale su Itunes” Alle 16,00, ora italiana si dovrebbe sapere qualcosa in più.


Si trattava proprio delle canzoni dei Beatles come si può vedere ora nella home di Itunes e si possono scegliere le canzoni dai 13 album originali o acquistare l'intero cofanetto, che potrebbe essere un ottimo regalo di natale, per qualche amico o parente, fan appassionato dell'intramontabile banda di Liverpool.   

Facebook illustra il suo sistema di messaggistica

Il Ceo di Facebook, ieri mattina in una conferenza stampa, ha presentato il nuovo sistema di messaggistica che non sarà solo email, in quanto è stato ispirato da studenti i quali dicono che essi utilizzano un sistema basato sui messaggi di Facebook per comunicare fra loro, piuttosto che le email, che trovano troppo lente e formali.

Quindi Zuckerberg ha insistito che il nuovo sistema di messaggistica che vuole lanciare Facebook, tira in ballo vari sistemi di comunicazione, attraverso molteplici piattaforme, fra cui i messaggi di Facebook, Facebook IM, altri IM anche SMS ed infiniti altri modi di comunicare.

Gli utenti potranno certamente contare su un indirizzo Facebook.com per le loro email ed un “social in box” per dare la priorità ai messaggi che contano, un sistema simile a quello che sta sperimentando Gmail con “priority-in-box”. Quindi il sistema pensato da Facebook, asseconderà gli utenti permettendogli di interagire con gli come meglio possono, sarà ad esempio possibile mandare e ricevere email di lavoro, oppure si potrà chattare con i propri contatti, in futuro anche vocalmente, chissà.

Sifonr: video chat e P2P insieme, un sito che crea molti dubbi

Sifonr, grazie anche alla nuova tecnologia adobe flash P2P permette proprio di video chattare con i propri amici mentre con essi si condividono file, ma molti lo vedono come un sito pericoloso, un altro Chatroulette. In effetti Sifonr è una cosa così nuova che è difficile inquadrarlo in un preesistente servizio web. Con un click è possibile creare un feed basato su Flash video, gli altri possono aderire al video, condividerlo ed inviare altri file che lo desiderano. La parola Sifon ricorda un po' il nome di YouTube nel significato e i video, proprio come quelli di Youtube possono facilmente essere messi su Facebook o blog.



Anche per il P2P può funzionare come un programma tradizionale, con i limiti dati dal fatto che Adobe per motivi di sicurezza, indica che tutti i dati condivisi debbono essere caricati nella memoria del sistema, invece di essere scritti e letti dal disco. Come limite Adobe pone 100 MB per file condiviso, ma l'ideatore del sito non vede alcun motivo perchè non si può condividere file anche fino ad almeno 1GB se la RAM è sufficiente.


Indubbiamente ha potenzialità interessanti ma è un sito pericoloso, soprattutto per i minori, dove, essendo agli inizi, il controllo non può esserci 24 ore su 24 e che potrebbe,portare a voler condividere e registrare video solo pervertiti ed esibizionisti. Almeno per ora, quindi, soprattutto per i minori è proprio da evitare.

Isohunt ritorna alla visualizzazione normale per gli utenti USA

Dopo oltre cinque anni di cause contro la MPAA, Isohunt aveva ricevuto un'ingiunzione permanente, secondo la quale doveva mettere dei filtri, basati sulle parole di ricerca o chiudere il sito per gli utenti americani.

Isohunt si era opposto all'ingiunzione ma in attesa della decisione del giudice aveva applicato per gli utenti usa una versione lite che funzionasse come un motore di ricerca. Solo che tale versione non piace agli utenti ed il sito da aprile, in poi ha dimezzato il suo traffico. Ora Isohunt è tornato anche in USA ad una visualizzazione classica, sempre sperando che il giudice gli dia ragione e rinunci alll'idea del filtro, oppure che questo possa essere applicato sul codice hash, come sta facendo con il materiale pedopornografico, collaborando con il procuratore Cuomo.

Gruppo di sviluppatori riporta alla vita Limewire

Come sappiamo la RIAA, vincendo contro LimeWire LLC, è riuscita a bloccare anche il famoso client su base Gnutella e dal 26 ottobre gli sviluppatori sono stati costretti a spegnere i server della società e poi sono stati licenziati.

 In seguito un dev team anonimo, ha deciso di lavorare sulla base della beta 5,6 di LimeWire e rimuovere tutti i legami con LimeWire LLC e le impostazioni a distanza ed in tal modo è nato LimeWire Pirate Edition (LPE), libero ed a disposizione della comunità.



Secondo chi l'ha provato è anche migliore della versione uccisa dalla RIAA.Si aveva proprio bisogno di questa rinascita? Ai posteri l'ardua sentenza.

MPAA: ecco la lista dei siti che violano il nostro copyright

La MPAA ha presentato a Kira Alvarez, del reparto a difesa della proprietà intellettuale dell'Ufficio Responsabile per il Commercio degli Stati Uniti, una lista contenente i nomi e informazioni abbastanza accurate,di molti siti, con sede estera, sia BitTorrent che cyberlocker, i quali, secondo la MPAA , contengono materiale illegale, di loro proprietà.

Il presidente della MPAA, nella lettera, oltre a ricordare l'importanza dell'industria cinematografica per l'economia statunitense, sottolinea l'esigenza della MPAA di difendere il loro business, fuori dai confini degli Stati Uniti. Infatti continua Pisano nella lettera, l'industria cinematografica distribuisce i suoi film in oltre 150 paesi e nel 2007 il 46% delle entrate della MPAA provenivano da oltreoceano. Poi Pisano dice che la MPAA apprezza l'interesse mostrato dall'USTR, ad individuare i siti che minacciano il mercato legittimo ed è anche però,necessario che il governo USA intervenga affinchè i partner commerciali all'estero, proteggano e rispettino i diritti di copy-right.così facendo, si proteggeranno i posti di lavoro negli Stati Uniti .



Segue poi la lista dettagliata, dei siti con informazioni riguardanti il paese dove hanno i server, con il nome dell'host,il numero di Torrent, la posizione Alexa ed anche quanto essi ricavino tramite pubblicità, soprattutto legata alla pornografia ed al gioco illegale e alle varie donazioni degli utenti.


Fra i siti nella lista troviamo: BTjunkie.org (Svezia ), Demonoid.com (Ucraina ) , IsoHunt (Canada )Kickasstorrents.com  (Svezia), Rutracker.org  (Russia), ThePirateBay.org ( Svezia / Olanda) , questi sono tutti siti BitTorrent poi sono stati indicati vari siti di file-hosting come Megaupload.com, Megavideo.com, RapidShare.com, Webhards (Corea) e Ba-k.com (Messico) ed anche Newsgroups, come UseNext.de (Germania / Paesi Bassi) , risultano sulla lista nera.

Cinque Torrent da record

Il protocollo BitTorrent ormai è sulla piazza dal 2001 e quindi anch'esso comincia ad avere la sua storia ed i suoi miti. Ormai è il protocollo utilizzato dal maggior numero degli utenti P2P che possono aver ognuno di essi, caricato e scaricato moltissimi file Torrent.



Torrent Freak ha cercato i cinque file Torrent che rappresentano un record.


Ad esempio il Torrent più grande, sembra essere quello riguardante un file di 790, 1 GB, seguito poi da un secondo di 746,70 GB. Un altro Torrent molto grande è quello riguardantel'archivio di Geocites.com che Yahoo ha chiuso lo scorso anno ed è di 641,32 GB.


E' ovvio che oggi è possibile scaricare file di queste dimensioni, grazie ad HD sempre più capienti ed a prezzi contenuti, nel 2001 si sarebbero dovuti investire oltre 4.522 dollari per poter immagazzinare file così grossi e nel 2005 almeno 500.


Invece il Torrent più vecchio è ASCII Matrix che è stato creato nel dicembre 2003, quando non esisteva né Facebook, né Youtube e Pirate Bay ed Isohunt erano agli inizi ed finora sopravvissuto oltre 2500 giorni.


Lo sciame più grande, invece sembra essere quello che riguardava il primo episodio di Heroes 3, che oggi risulta essere stato scaricato oltre 7 milioni di volte, apparso su BitTorrent il 23 settembre 2008.


Il penultimo record riguarda il Torrent con la presenza di più file, che almeno sui tracker pubblici sembra essere Magic Workstation, in cui il download è solo di 4,01 GB ma ha 35.256 file in totale.


All'ultimo posto c'è il Torrent che ha provocato il maggior trasferimento di dati e sicuramente si tratta del gioco Blizzard Star Craft 2 di dimensioni di 7,19 GB e che è stato scaricato oltre 2.300.000 volte, realizzando complessivamente una quantità di dati scaricati di 15,77 petabyte.


Poiché la Blizzard ha utilizzato sempre un sistema P2P con un downloader BitTorrent Blizzard ma non dà informazioni riguardo ai files scaricati, questi, sicuramente, saranno molti di più di quelli illegali. Ovviamente tutte le persone che hanno scaricato il gioco illegalmente, hanno tolto alla Blizzard il suo legittimo guadagno.


C'è da notare che fra i Torrent da record non vedo alcuna distro Linux e poco materiale Creative Commons, cosa per cui, invece, essenzialmente questi programmi dovrebbero servire.

Rapidshare, vince su Rapidshare.net

Ormai sappiamo bene che Rapidshare intende attuare una politica a rispetto delle leggi sul copy-right, anche per tale scopo ha intentato azioni contro vari siti, che abusavano del suo marchio e violavano il copy-right. L'ultima vittoria è sul sito Rapidshare.net , un sito che offre un indice di ricerca di file che sono ospitati su RapidShare.com, così gli utenti possono trovare i file sul servizio di file-hosting da una posizione centrale e che ora ha cambiato nome di dominio e si chiama RsFly, In un primo tempo il Wipo ha negato il torto di Rapidshare.net, ma il famoso sito di file-hosting, supportato dallo studio legale Greenberg Traurig, ha deciso di rivolgersi al National Arbitration Forum, che nella decisione finale, resa pubblica 14 ottobre, ha dato ragione a Rapidshare. I proprietari di Rapidshare.net, avrebbero potuto opporsi ma ciò avrebbe significato impegnarsi in lunghe e costose procedure legali ed hanno preferito cambiare nome al loro sito.



Questa questa battaglia a favore del copy-right, sia contro i siti che, tutto sommato, gli apportavano visitatori, che contro gli utenti ha determinato una grossa riduzione del traffico internet di Rapidshare. Ora Megaupload ha ampiamente superato Rapidshare come il cyberlocker più visitato. Solo un anno fa RapidShare è stato tra i 15 più domini visitati su Internet insieme a Google, Facebook, YouTube e Wikipedia, ma ora, secondo Alexa è sceso all' 86 esima posizione.

domenica 14 novembre 2010

Aggiunte le foto panoramiche a Google Earth

Google Earth diviene sempre più completa, ora ha aggiunto le foto panoramiche, per cui gli utenti possono anche visualizzare foto 2D provenienti da Panoramio, comunità fotografica acquisita da Google nel 2007 ma anche foto panoramiche da tutto il mondo, inviate da utenti di 360cities.net.



Google aveva già introdotto 360 cities in Google Earth, ma in questo modo le foto sono più profondamente integrate. Le foto di 360 cities sono rappresentate da icone rosse mentre quelle di Panoramio con icone blu e se si fa clic sull'icona sarà mostrata una vignetta con l'immagine panoramica e se si fa clic di nuovo, si può avere una visualizzazione a 360 gradi come se si stesse a piedi, al centro del luogo. Quasi quasi, vedere così i luoghi è meglio che affrontare lunghi viaggi per andarli a scoprire dal vivo.


Facebook: email per tutti, anche per i dipendenti

Sappiamo che Facebook, molto presto farà un annuncio, in quanto vuol lanciare un servizio di email. Molto probabilmente, si tratterà di una versione revisionata di messaggi, che funzionano come email e sicuramente verrà usato il dominio Facebook.com come account per la posta elettronica degli utenti.

Questo può spiegare anche il fatto che come è stato rivelato in questi giorni Facebook abbia comprato il dominio Fb.com dall'American Farm Bureau, che potrebbe divenire il dominio di posta elettronica dei 1400 dipendenti della società. Ad esempio Yahoo fa qualcosa di simile, infatti usa internamente il dominio @yahoo-inc.com invece di @Yahoo.com, per evitare che i messaggi fra i suoi dipendenti si confondano con i centinaia di milioni di utenti del suo servizio di posta elettronica.


Certamente, aggiungendo anche un proprio servizio email, Facebook convincerà ancora più utenti ad entrare nel suo mondo, come se 500 milioni di utenti non bastassero.

sabato 13 novembre 2010

Google premia anche lo staff dirigenziale

Abbiamo detto, pochi giorni fa, che anche per evitare fughe dei suoi migliori dipendenti, Google ha deciso di premiare con un aumento di stipendio del 10% ed un bonus di 1000 dollari, tutti i suoi dipendenti.



Ora però, aumenta lo stipendio anche dello staff dirigenziale infatti come riferisce Cnet Patrick Pichette, Nikesh Arora, Alan Eustace, e Jonathan Rosenberg avranno un aumento del 30% per il 2011, ciò vuol dire 650.000 dollari, invece di 500.000. Inoltre i membri dello staff avranno altri vantaggi molto remunerativi, basta pensare che ad un ingegnere dello staff è stato dato un premio limitato di 3,5 milioni di dollari, purchè rimanesse con la società e non accettasse l'offerta di Facebook.


Invece il triunvirato alla guida di Google, ossia Eric Schmidt e i co-fondatori Sergey Brin e Larry Page, continueranno a ricevere lo stipendio simbolico di 1 dollaro, ma essi controllano più della metà in circolazione delle azioni Google, non hanno bisogno di altri premi. In figura abbiamo messo, l'immagine di oggi di Google, veramente notevole, per celebrare i 160 anni dalla nascita di Robert Louis Stevenson. 

RockMelt il browser per social network

Se si vuole navigare sempre con l'occhio fisso su quello che fanno gli amici su Facebook si può usare RockMelt, costruito con la base del browser open source Chromium, sul quale è fondato anche Chrome e Facebook. Funziona anche per Mac, oltre che per Windows ma non per Linux e chi l'ha provato ha detto che è abbastanza veloce.



La versione è ancora in beta ed, a differenza degli altri browser, presenta delle barre laterali con a sinistra icone con gli amici su Facebook ed a destra i contatti su Twitter, che però attualmente non funzionano ed i feeds. Ci sono già stati altri browser che permettevano una migliore integrazione con i social network, ad esempio Flock, solo che RockMelt è stato lanciato da Marc Andreessen, cofondatore di Netscape e storico team leader di Mosaic e promette la velocità presente in Chrome unita alla possibilità di effettuare automaticamente il login di Facebook. Meglio comunque usare Chrome che surrogati, a mio avviso.

Agcom:nuove azioni in Italia contro i siti con contenuti illegali

Molti giornali in rete riportano notizie riguardanti nuove norme che si starebbero discutendo presso Agcom (il Garante delle comunicazioni) sia nei confronti di siti di streaming e anche gli altri con contenuto illegale, sia nei confronti degli utenti che scaricherebbero materiale, protetto dal copyright. Il nuovo pacchetto di norme sarebbe una conseguenza del decreto Romani, dell'aprile 2010.



In base a quanto scritto in questo documento, gli ISP, dovrebbero monitorare il traffico degli utenti, avvertendoli di ciò alla stesura del contratto, mentre tutti i siti dubbi verranno avvertiti con un'email, dopo di che avrebbero cinque giorni per difendersi, dopo di che scatta l'oscuramento del sito.


Ma il Garante può fare molto di più può applicare il blocco degli IP, la rimozione selettiva dei contenuti protetti, insomma diverrebbe come una specie di Hadopi ma senza, almeno sembra, tutta la regolamentazione dell'hadopi, con molti più poteri alla fine.


Da tale regolamentazione verrebbero tenuti fuori i social network ed i siti come YouTube, sempre se si tratta di video amatoriali, altrimenti ci saranno censure anche lì.


Comunque, come al solito i rumors contengono sempre delle verità ma bisogna aspettare il documento per capire bene come saranno le nuove norme, la discussione delle quali sembra essere stata spostata alla prossima settimana.

Austria: VAP chiederà un'ingiunzione per bloccare sito di streaming

VAP, associazione anti-pirateria austriaca, ha detto che chiederà un 'ingiunzione contro l'ISP UPC, affinchè blocchi il portale di streaming Kino.to e ha anche affermato che tale citazione, servirà da banco di prova. Il sito Kino.to è fra i primi 50 siti in Austria e Germania e come al solito, non contiene materiale illegale ma solo link. L'associazione VAP fin da ottobre ha avvicinato molti ISP, chiedendo il loro intervento per la chiusura di Kino.to ma anche notificando una lista in cui sono presenti oltre 1500 indirizzi IP e 9 domini, fra cui MegaVideo.com, duckload.com, Freeload.to, Speedload.to e Archive.to-



L'associazione degli ISP ha risposto con fermezza, dicendo che essi sono solo carrier per le informazioni e non possono agire senza ordine del tribunale e che così fatta, la richiesta di VAP, non ha alcun fondamento giuridico.


VAP, però, per far cedere gli ISP, ha deciso di citarne uno in tribunale, UPC, del quale si era già parlato, in quanto per difendere la privacy dei suoi clienti, si era opposto ad applicare in Irlanda una specie di tre avvisi e disconnessione, come già Eircom aveva accettato di fare.


Vedremo quindi se il test che VAP vuol provare, scegliendo UPC, ossia se il tribunale può costringere l'ISP al blocco di siti, ritenuti con contenuti illegale, funzionerà o no.

venerdì 12 novembre 2010

Ancora scaramucce fra Facebook e Google

Avevamo già scritto che Google aveva cambiato i rapporti con i siti web, ma praticamente il discorso era soprattutto legato a Facebook, bloccando l'esportazione diretta dei contatti da Gmail e dicendo che chi voleva importare automaticamente i dati dei contatti Gmail, doveva poter permettere di esportare i dati con altrettanto facilità.

Per tutta risposta Facebook ha elaborato  uno script che permetteva ai propri utenti di scaricare i contatti Gmail come un file CSV e poi di importarli su Facebook premendo un bottone. Google , ha detto di essere molto deluso per l'atteggiamento di Facebook, poi ha aggiunto un avviso simile a quello presente sulle sigarette in cui fra l'altro è scritto rivolgendosi ai propri utenti Gmail “ siete sicuri di voler importare le informazioni riguardanti i contatti in un servizio che poi non ti consente di riesportarle ?”


Insomma tutti e due i servizi, paiono prendersi tanta cura dei dati utenti, ma in effetti pensano solo alla monetizzazione di questi dati. Facebook infatti, non ha problemi che i suoi utenti esportino dati su Hotmail e Yahoo perchè suoi partner e Google, è stato coinvolto in un affare poco chiaro, per colpa di alcuni dipendenti, quando molti contatti e dati di Gmail sono finiti su Google Buzz.


Per gli utenti c'è solo da suggerire di stare attenti ai loro dati ed alle informazioni che liberano on line, le cose riservate e le lavate di panni è meglio non scriverle, se proprio non si può tacere è meglio usare  ancora il telefono, del resto già gli antichi, che avevano capito tutto dicevano, verba volant, scripta manent.

giovedì 11 novembre 2010

Arriva Google istant preview

Come abbiamo annunciato Google sta introducendo Google istant anche nei dispositivi mobili ma le menti eccezionali che lavorano per il famoso motore di ricerca non si fermano mai, ed ecco che arriva L'anteprima istantanea, che apparirà con l'opzione di una lente, perchè di default la funzione non è applicata e permetterà di visualizzare i siti mostrati nei risultati di ricerca.



Indubbiamente Google non vuole imporre tale funzione a chi non vuole usarla ma potrebbe essere molto utile soprattutto se si cerca una pagina in particolare che si era già vista e molte volte la memoria visiva, legata ad immagini, colpisce più delle parole. Secondo me sarà un'opzione molto utile. Inoltre Google metterà in evidenza nell'anteprima la parte della pagina pertinente con il testo, veramente il massimo. Inoltre in tal modo verranno fatti fuori i siti senza contenuti, oppure quelli inutili, quelli pieni di spam.

Google bonus e aumento ai dipendenti

Eric Schmidt di Google avrebbe scritto in un email, rivolta ai dipendenti dicendo che il team direttivo  avrebbe intenzione di concedere a tutti i 25.000 lavoratori  un bonus di 1000 dollari ed un aumento del 10% sullo stipendio.

Nell'email c'è scritto, fra l'altro che il team di gestione pensa di avere i migliori dipendenti al mondo, inoltre Eric Schmidt continua dicendo, che, proprio perchè c'è questo clima, è entusiasta di venire a lavorare ogni giorno e quindi i dirigenti vogliono ricompensare i dipendenti per il duro lavoro e vogliono continuare ad attirare le migliori persone verso Google.



Alla fine c'è anche scritto “Grazie per tutto quello che fate, e per rendere Google un luogo dove la magia accade”. E' anche vero, però che ci sono state defezioni di molti dipendenti che sono andati a lavorare per l'acerrimo nemico di Google, Facebook fra cui ad esempio Lars Rasmussen, uno degli ingegneri che lavorava su Google Maps e Google Wave.

martedì 9 novembre 2010

Il 17 Novembre, giornata per eliminare i non amici su Facebook

Curiosa iniziativa quella lanciata dal comico Jimmy Kimmel che vuole promuovere il 17 Novembre come giornata nazionale per sbarazzarsi dei non amici, in quanto è impossibile avere oltre 1000 amici e Facebook sta sporcando il concetto d'amicizia, quindi suggerisce a tutti di tagliare i ponti con i commenti delle persone che mal sopportano e ripulire i loro contatti.

Oltretutto è assolutamente fastidioso avere sul proprio profilo tutti quei messaggi di gente che sente il bisogno di scrivere, qualsiasi cosa gli viene in testa. Il problema, comunque aggiungo non è solo Facebook, ormai tutto il web è pieno di gente che riversa tutte le sue emozioni on line, una cosa di una noia veramente incredibile.

lunedì 8 novembre 2010

Facebook, Google, guerra su importazione ed esportazione dati

Facebook, come abbiamo sempre detto, è infine, una società chiusa, intenzionata a condividere le sue informazioni solo con i suoi partner.

Google attacca, quindi, Facebook perchè è vietato dal social network che gli utenti si collegano ai propri contatti Gmail per vedere chi tra quest'ultimi, si trovi anche su Facebook. Quindi se si è utente di Twitter o Google Buzz e si vuol vedere quale dei propri amici su Facebook sta utilizzando questi servizi, non è possibile attuarlo, in quanto Facebook lo blocca.

 Secondo Google, i loro ingegneri stanno progettando vari sistemi di importazione od esportazione ma ora Google ha modificato le proprie licenze, soprattutto per quello che riguarda Contacts Data API e Portable Contacts API, in modo da includere l'obbligo di reciprocità, quando un servizio accede ai contatti degli utenti tramite API.

Quindi i responsabili di Google hanno chiaramente detto che la società non permetterà più ai siti web di automatizzare l'importazione dei dati relativi ai contatti Google, a meno che, appunto il vantaggio non sia reciproco. Google e Facebook sono coinvolti in una lotta che riguarda l'identità in rete e che per ora Facebook sta vincendo. Molto probabilmente, però Google che vuol lanciare un proprio social network, chiamato Google Me, sta sempre più cercando di preservare i dati dei contatti a sua disposizione. Sarà ancora possibile esportare i contatti Google in modalità manuale, anche utilizzando servizi come Yahoo Mail ed Hotmail con cui Facebook è fortemente alleato, ma Gogle è sempre più pronto alla guerra per contrastare l'egemonia Facebook-Microsoft.

Avvocato di Antipiratbyrån spiega come funziona l'organizzazione

L'associazione anti-pirateria svedese, è stata sempre coinvolta nelle più grandi imprese contro il file sharing illegale, ad esempio il processo contro Pirate Bay, l'attacco contro i gruppi scena warez, le iniziative contro gli utenti Direct Connect. Ora l' avvocato Sara Lindbäck dell'APB, ha rilasciato un intervista in cui parla di Pirate Bay, del tasso di pirateria in Svezia, del loro stretto rapporto con le major e soprattutto della segretezza che riguarda i membri dell'organizzazione per ragioni di sicurezza.



Indubbiamente Henrik Pontén, uno degli avvocati al timone dell'APB è famosissimo ma sugli altri membri non si sa quasi nullla, questo, secondo l'avvocatessa perchè l'associazione è molto odiata in Svezia e tali persone potrebbero essere disturbate da email o telefonate minatorie. Comunque questo gruppo riesce a svolgere il suo lavoro, con un fatturato pari a zero e senza nessun dipendente.


La Lindbäck ha, fra l'altro, detto che spera in una condanna esemplare del team di Pirate Bay e che in tal senso sono perfettamente d'accordo con le major di Hollywood, ma non ha chiarito, però se ricevono o no finanziamenti dagli studios.

L'avvocato ha, poi, detto, che in Svezia ci sono circa 1,1 milioni di persone che condividono file illegali, su un totale della popolazione di 9,2 abitanti, e l'utente tipo che preferisce il materiale non consono alle leggi del copy-right, ha circa trent'anni, vive in città ed ha uno stipendio superiore alla media.

Ultimamente comunque l'associazione anti-pirateria svedese era stata trascinata in una serie di vicende poco chiare, ad esempio alcuni membri di APB avrebbero esercitato pressioni psicologiche su adolescenti affinchè tradissero i loro amici e svolgessero funzioni di informatori ed altri persone legate ad APB avrebbero costretto alcuni utenti di server FTP a rivelare le loro password, al fine di insinuarsi e controllare il server.


L'avvocato Sara Lindbäck , ha smentito decisamente queste voci ed accuse ma forse in futuro ci sarà più chiarezza sui membri e sul funzionamento dell'associazione Antipiratbyrån svedese.

Dopo la chiusura di Limewire,gli altri programmi P2P hanno paura

La chiusura di Limewire ha subito portato moltissimi utenti verso quei siti che potevano essere considerati valide alternative a Limewire.Tutti i responsabili delle varie applicazioni P2P come FrostWire , MP3Rocket Grooveshark, anche per lo streaming e poi Soulseek, Ares emule, tutto il mondo Torrent, Usenet ecc, hanno detto di aver notato un notevole incremento del loro traffico ma stanno ben attenti a rivelare i loro dati per paura della RIAA. Mp3Rocket ha detto anzi, che il loro client lascerà la rete Gnutella entro la fine dell'anno.

L'unico client che invece è venuto fuori con statistiche dettagliate, per ironia della sorte è Bearshare che, ora non c'entra più niente con il mondo P2P, in quanto è sotto il controllo di MusicLab, LLC, dopo che i proprietari persero una causa e dovettero pagare circa 30 milioni alle etichette discografiche. Comunque Bearshare ha avuto, dopo la chiusura di Limewire un incremento del 780% dei download in USA. Per gli sviluppatori di programmi e client P2P c'è invece molta paura, perchè solo in futuro si potrà sapere chi la RIAA sceglierà come prossimo obiettivo.