Dopo varie controversie, soprattutto legate alla scarsità di informazioni sul testo completo,il Parlamento Europeo ha approvato ACTA con 331 voti favorevoli e 294 voti contrari ed 11 astenuti. Ora il testo finale, può essere definitivamente approvato dalla Commissione Internazionale a lavoro su ACTA in una riunione che si terrà a Sidney dal 30 novembre al 3 dicembre.
L'accordo, che ha suscitato sempre molte polemiche riguardo alla segretezza con cui sono state condotte le trattative, suggerisce nuove regole internazionali, a difesa del diritto d'autore e apre la strada a possibili politiche dei vari paesi che volessero applicare, regole tipo quelle previste dall'hadopi francese, ossia basate sui tre avvisi e la disconnessione degli utenti. Il testo iniziale, comunque è stato molto alleggerito rispetto alle prime stesure e dovrebbe prevedere sempre l'uso di tribunali per costringere gli ISP a rivelare i dati dietro gli IP monitorati. In base all'accordo dovrebbero essere presi provvedimenti contro tecnologie e software che prevedono mezzi per eludere i controlli di accesso tipo la cifratura dei dati.
In ogni caso ACTA, così com'è, non richiede variazioni nella legislazione UE e soprattutto è fuori dell'accordo la Cina, la fonte di oltre il 65% delle merci contraffatte sequestrate nelle dogane dei paesi europei, nel 2009.
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