info blog

Blog d'informazione sul mondo P2P ed internet, vedere anche Jblog Tech e jBlog Scienze sulle news tecnologiche e scientifiche .Tutti Blog in libera condivisione.

sabato 6 novembre 2010

Nuova Zelanda: nuova legge contro i download illegali

La Nuova Zelanda, dopo aver suscitato enormi proteste riguardo alla prima proposta di legge del 2009, contro il P2P illegale, si prepara a far uscire una seconda legge, in cui ci saranno varie comunicazioni e multe salatissime nei confronti dei trasgressori, fino a 15.000 NZ. La multa non servirà solo a coprire gli indennizzi ma introdurrà anche un elemento punitivo.



La cosa peggiore è che basterà solo la segnalazione del proprietario dei diritti per far scattare multe e sanzioni e sarà l'accusato che dovrà dimostrare la sua innocenza, sia che si tratti di un padre che non sa cosa facesse il proprio figlio, sia di una connessione wireless, sia di una biblioteca od università, in cui moltissima gente potrebbe connettersi, scaricare illegalmente e sparire nel nulla, lasciando la responsabilità all'ente.


Secondo i politici un simile cambiamento consentirebbe ai proprietari di copyright di ottenere più velocemente rimedi per le violazioni .


Questo quando molti blogger ed anche Google hanno invece chiaramente dimostrato che una percentuale rilevante degli avvisi d'infrazione che Google riceve abitualmente sono in qualche modo difettosi.


La nuova proposta si applicherebbe ad ogni titolare di un conto Internet, quindi ad esempio una grossa società potrebbe rischiare una multa semplicemente perchè un suo impiegato, durante la pausa pranzo, utilizza un client BitTorrent per condividere illegalmente. Per ora la legge non prevederebbe disconnessioni ma se il sistema delle multe non risolvesse il problema, potrebbero essere aggiunte in futuro.
 
Secondo il partito dei verdi il rimedio proposto sembra molto spropositato rispetto al problema e non lo risolve. Credo che come è avvenuto già per Limewire e come sta facendo la Apple nel suo market, l'unica soluzione per le aziende sarà mettere al bando qualsiasi programma P2P, poi se la gente ancora non ha capito e continua a sostenere e difendere programmi che rappresentano più un pericolo che un utile pratico, allora siano anche pronti a pagare le multe, steve Jobs, docet.

Nessun commento:

Posta un commento