Molto spesso si è parlato dell'atteggiamento estremamente aggressivo dell'Ultimate Fighting Championship, nei confronti dei siti che trasmettono, secondo essi, i loro combattimenti.
Ora, dopo vari avvisi di takedown, è riuscito a costringere l'host di Wrestle Zone, un indicizzatore di contenuti fra cui quelli di UFC a mettere down il sito. Il proprietario di Wrestle Zone, però non si dimostra per niente vinto e sfida l'UFC, dicendo che tornerà presto on line con dei server in Svezia.
Il discorso ormai è vecchio, infatti spesso abbiamo visto siti con materiale non proprio legale che ritornano on line con server posti in punti strategici, dove le leggi locali permettono loro di continuare la loro attività. Lo scopo infatti, di ACTA era anche quello di creare rapporti internazionali tali, che non potessero esistere zone buie dove è possibile creare qualsiasi tipo di siti.
Wrestle Zone, come detto è solo un indicizzatore che oltre ai link ai combattimenti wrestling di UFC, tratta tantissimi avvenimenti calcistici.
Comunque già avevano provato in passato, ad agosto a far chiudere Wrestle zone, solo che questa settimana gli avvocati di UFC hanno contattato NetDirekt, il provider tedesco di Wrestle Zone, chiedendo loro aiuto nel far desistere la violazione del copyright riguardante gli eventi pay per view di UFC. NetDirekt, non ha accettato il fatto che Wrestle Zone non ospita alcun materiale illegale ma solo link e dicendo che anche tali collegamenti sono illegali in Germania, ha scollegato il sito.
UFC del resto già nell'ultimo mese aveva denunciato un uomo inglese che aveva mostrato lo streaming di UFC 119, su Livevss.tv, dicendo che poiché il sito conteneva pubblicità, il suo proprietario faceva soldi tramite lo streaming di contenuti illeciti e per questo UFC aveva richiesto 150.000 dollari di risarcimento, la stessa cifra presente ora nella denuncia contro Wrestle Zone.
Nessun commento:
Posta un commento