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giovedì 17 giugno 2010
Spamhaus condannato solo a 27.000 dollari
La vicenda, discussa nei tribunali degli Stati Uniti, ha dell'incredibile e riguarda una ditta americana che si occupa di email-marketing e che essendo stata definita “spammer” dalla ditta britannica Spamhaus, l'ha citato ad un tribunale federale.
Dal momento che Spamhaus, non si è presentato al processo, ha condannato il contumace, a pagare quanto richiesto da Dave Linhardt, proprietario dell'azienda, ossia 11,7 milioni di dollari, senza che questo adducesse alcuna prova dei danni subiti.
In seguito, uno studio legale di Chicago ha deciso di difendere gratuitamente Spamhaus ed ha portato la vicenda alla Corte di Appello.
Subito il giudice ha richiesto alla ditta e360 di dimostrare i danni subiti ed il loro fatturato.
Qui viene il bello perchè Linhardt ha pensato che se aveva ottenuto così facilmente un risarcimento di 11,7 milioni di dollari, perchè non chiedere di più? Così prima ha chiesto 135 milioni, poi 122 ed infine è sceso a 30 milioni, mentre i profitti totali dell'azienda sarebbero di soli 332.000 dollari, che poi sarebbero distribuiti fra varie società di Linhardt e non solo e360.
Secondo il giudice,comunque, nessun importo proposto da e360 può essere preso in considerazione, in quanto non offre una base ragionevole per basare un premio danni.
Quindi Linhardt ha ottenuto infine, 27 mila dollari ma Spamhaus non pensa neanche lontanamente a pagare perchè secondo lui,il tribunale non poteva decidere in quanto l'azienda è una società britannica e la sentenza contumaciale, contro un soggetto estero, che non ha legami con gli Stati Uniti, dimostra come gli spammer possano facilmente aver partita vinta nei tribunali americani, senza che venga addotta alcuna prova.
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