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giovedì 24 giugno 2010

Google, vincendo contro Viacom, salva anche i siti BitTorrent

Grande importanza ha per tutti i siti che gestiscono librerie multimediali con materiale caricato da utenti, quindi compresi i siti BitTorrent, la vittoria di Google contro Viacom, che aveva richiesto un risarcimento di oltre un miliardo di dollari.



Infatti, ieri, il giudice Louis Stanton ha riconosciuto che You tube è protetta dalle disposizione safe harbor del DMCA per cui non è necessario che il famoso sito di streaming video elimini le clip, che possono violare le leggi del copy-right, a meno che non abbia ricevuto uno specifico takedown in tal senso dalle industrie detentrici dei contenuti.


Secondo il giudice, in caso di specifica segnalazione l'operatore di servizi web deve subito eliminare il materiale incriminato, altrimenti non c'è l'obbligo per l'operatore di monitorare o filtrare i suoi contenuti in cerca di eventuali violazioni, non segnalate opportunamente dal proprietario dei diritti.


Google, nel suo blog, ha parlato di una vittoria molto importante non solo per loro ma anche per i miliardi di persone che utilizzano il web, per comunicare e condividere notizie ed esperienze con gli altri.


Sicuramente,soprattutto per You Tube ed altri servizi di hosting video, la sentenza è fondamentale, ma anche per Ebay ed i social network.


Comunque ne dovrebbero beneficiare anche i siti BitTorrent che presentano sorprendenti analogie con You tube, solo che invece dei video caricati dagli utenti, hanno link a contenuti, indirettamente, appunto attraverso i files torrent.


Nonostante questa similitudine ed il fatto che sia Mininova che Isohunt rispettassero prontamente gli avvisi d'infrazione inviati dalle major, sono stati costretti dai tribunali a filtrare tutti i loro contenuti e sappiamo bene che entrambi i siti hanno preferito eliminare tutti i Torrent oppure come nel caso di Isohunt bloccare l'accesso ai visitatori degli Stati Uniti.


In seguito, però a questo successo da Google, essi potranno appellarsi nuovamente e ci potrebbero essere per loro, possibilità di vittoria.


Ma pensa di ricorrere alla corte suprema anche Viacom, per niente contenta dell'interpretazione data dal giudice a quanto previsto dal Digital Millenium Copy-right Act.

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