La RIAA ha inviato oltre 1,8 milioni di avvisi di violazione a singoli utenti di internet ed oltre 269.609 ai college ed alle università e tutto in meno di due anni, nonostante ciò il traffico P2P sembra non abbia avuto flessioni.
Questi dati sono stati comunicati dalla RIAA in questa settimana e poiché sappiamo che l'associazione anti-pirateria ha deciso di non perseguire più i singoli file-sharer con questi avvisi sperano che l'utente che scarica materiale illegale sia indotto a desistere.
La RIAA non ha, però comunicato se il numero degli avvisi inviati è stato maggiore o minore di quello inviato negli anni passati.
Particolarmente rischioso è il file-sharing per le università che a partire da questo mese rischiano di perdere i contributi federali se non verrà accertato che hanno intrapreso tutte le misure necessarie a bloccare la pirateria nei loro campus.
Molte stanno istallando sistemi antipirateria dal costo variabile fra i 350.000 e i 500.000 dollari e denunceranno gli studenti, rei di file-sharing illegale.
Indubbiamente bisognerà vedere se tutti gli avvisi d'infrazione della RIAA, calcolando poi che siti come Rapidshare e Megaupload sono fuori dai loro monitoraggi, ed i sistemi super costosi delle università, riusciranno a bloccare la pirateria.
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