info blog

Blog d'informazione sul mondo P2P ed internet, vedere anche Jblog Tech e jBlog Scienze sulle news tecnologiche e scientifiche .Tutti Blog in libera condivisione.

venerdì 16 luglio 2010

UK: PRS vuole che gli ISP paghino i danni compiuti dai file-sharer

Il PRS (Performing Right Society) che raccoglie le royalty per conto dell'industria musicale, vorrebbe che gli ISP pagassero per i danni effettuati dai loro utenti, tramite i download illegali.



Infatti l'esponente del PRS, Will Page sostiene in un articolo che gli ISP dovrebbero essere costretti a monitorare il traffico illegale ed a rifondere i proprietari dei diritti.


Basandosi su quanto prescritto nel Digital Economy Bill, che prevede che il livello di file-sharing sia misurato, Will Page, nel suo articolo, propone vari modi in cui gli ISP potrebbero compensare i proprietari dei diritti.


Ovviamente gli ISP non sono entusiasti dell'idea, secondo i portavoce di Talk Talk, monitorare il traffico, prima di tutto avrebbe un costo che ricadrebbe su tutti gli utenti, anche quelli che non hanno mai scaricato materiale illegale e poi avrebbe ripercussioni legali andando contro le normative della privacy e quelle della conservazione dei dati.


Oltretutto si è visto anche nella causa che ha visto contrapposti Google e Viacom che i prestatori dei servizi non possono essere responsabili dei danni arrecati dai loro clienti e sono obbligati non a filtri preventivi ma ad eliminare il materiale illegale, dopo aver ricevuto il takedown.


I responsabili di Talk Talk fanno l'esempio di altri servizi pubblici, tipo gli autobus che non possono essere considerati responsabili se hanno trasportato taccheggiatori di negozi.


Inoltre è molto probabile che gli utenti, sapendo che il traffico è monitorato passino a sistemi che rendono il traffico criptato od allo streaming.


La cosa migliore, insistono i responsabili di Talk Talk sarebbe passare a nuovi modelli di business con offerte differenziate, cosa già detta da Peter Jensen, il quale come abbiamo riferito vorrebbe vedere anche gli ISP impegnati in questi nuovi modelli.

Nessun commento:

Posta un commento