Midcontinent Communications, un ISP che ha 250.000 clienti nel Nord e Sud Dakota ha presentato una mozione in tribunale, chiedendo l'annullamento della citazione ricevuta a nome della Voltage Pictures, produttrice del film “The hurt locker” che lo costringerebbe a rivelare l'identità di 143 individui, il cui indirizzo IP è stato individuato fra quelli che sono accusati di aver scaricato una copia illegale del film.
Nella mozione di annullamento, l'ISP, tramite i suoi legali, dice che nella citazione non si parla di ricompensare l'ISP, per il lavoro di ricerca aggiuntivo ed inoltre è piuttosto scettico riguardo al fatto che possa avere giurisdizione su di esso una corte di Washington D.C.. In tal senso, poiché intende rispettare la privacy dei suoi clienti, aspetterebbe che gli arrivi la citazione di un giudice locale.
Come sappiamo, il Copy-right Group ha pensato bene di arricchirsi, difendendo i diritti dei produttori indipendenti, non tutelati dalla MPAA, accollandosi le spese legali ma prendendosi, una grossa fetta del risarcimento, così in un anno ha citato circa 14.000 persone, in tutto il paese, suscitando un vespaio e grossa attenzione da parte dei media. Si deve, quindi aspettare , per forza opposizione a questa sua voglia di arricchirsi, mostrata in modo così plateale.
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