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venerdì 27 agosto 2010

Tenembaum non intende pagare 67500 dollari

Joel Tenenbaum, di cui abbiamo parlato varie volte, non intende pagare 67500 dollari per aver condiviso illegalmente 30 canzoni e quindi è ricorso in appello. Dice lo studente che la cifra sembra bassa rispetto al risarcimento originale, richiestogli di 675.000 dollari e che poi il giudice Gertner ha ridotto giudicandolo eccessivo ed anti-costituzionale. Secondo lo studente, anche la cifra di 67500 dollari per 30 canzoni è folle e secondo il famoso avvocato di Tenembaum, Charles Nesson, docente di diritto ad Harvard, il danno causato alle etichette è stato di 21 dollari, perchè se lo studente avesse comprato i brani su Itunes, avrebbe pagato 99 cent a brano e 70 cent sarebbero stati dati da Apple alle etichette.



Del resto, anche la RIAA era ricorsa in appello, perchè non aveva accettato la riduzione del risarcimento effettuato dal giudice Gertner e non vuole che si crei un precedente legale pericoloso.


In base alle leggi sul Copy-right, Tenembaum poteva anche essere condannato a pagare 150.000 dollari a canzone se la giuria riconosceva l'infrazione come dolosa ed in ogni caso il minimo del risarcimento è di 750 dollari a brano e poi invece, nel suo caso, la giuria decise per un tot di 22500 dollari a canzone che portò la cifra totale a 675.000 dollari, ritenuta incostituzionale e ridotta, in un secondo momento, dal giudice Gertner. Quindi come si può vedere è proprio la legge che è sbagliata e che bisognerebbe modificare indubbiamente Charles Nesson, sfruttando l'interesse dei media, mira a costringere i politici a lavorare in tal senso.

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