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venerdì 6 agosto 2010

Australia: cambia l'umore dei giudici nei confronti di iinet

Siamo ormai al quarto giorno del processo d'appello AFACT contro iinet e sembra che le sorti dell'ISP siano più a rischio, in quanto comincia a riscuotere la simpatia dei giudici l'idea che i provider possano dover disconnettere i pirati seriali, quindi cadrebbe in tal modo parte della difesa di iinet che ha sempre sostenuto di aver fatto tutto ciò che le leggi correnti, gli permettevano di svolgere, per evitare i download illegali.



Due giudici avrebbero, infatti, messo in discussione il ragionamento del giudice Cowdroy, il quale, nel primo processo, disse che scollegare gli utenti era irragionevole, in quanto non era stato dimostrato in maniera chiara che gli account degli abbonati fossero utilizzati essenzialmente, od in maniera significativa, per violare il copy-right. Secondo il giudice Emmett potrebbe essere giustificata una disconnessione dopo che l'utente abbia ricevuto più avvisi, in tal caso non ha importanza se utilizza l'account anche per pratiche legali, la recidività nel violare il copy-right, potrebbe giustificare la sua disconnessione.


L'avvocato di iinet ha, inoltre, insistito che l'ISP ha stretto rapporti di collaborazione con aziende distributrici di contenuti legali, cosa molto più utile, a loro avviso, rispetto alla disconnessione degli utenti recidivi per educare gli internauti e spingerli a non usare contenuti illegali.


Invece AFACT, attraverso questo appello, vuole anche andare oltre, facendo sì che venga riconosciuta la responsabilità degli intestatari del'account anche se non sono loro materialmente a commettere l'infrazione.


I giudici pensano anche, però, che l'appello forse non potrà risolvere la controversia fra ISP e detentori del copy-right, perchè se iinet riesce a dimostrare che le major non hanno sufficientemente chiarito quali erano i successivi passi da adottare, dopo che i detentori dei diritti d'autore avevano avvisato gli ISP della violazione, è possibile che il caso ritorni alla corte dopo che gli ISP ricevano e magari non rispettino, avvisi più chiari.


Qualunque tipo di accordo, ormai pare chiaro è da avere tramite una mediazione tra ISP e major, fuori dai tribunali.


Vediamo, in seguito comunque cos'altro verrà messo a fuoco in quest'appello.

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