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venerdì 27 agosto 2010

Jac Holzman: il web non ucciderà la musica

In rete vengono riportati sempre pareri piuttosto discordanti di artisti ed esperti del settore musicale , riguardo al web e all'impatto che questo può avere sull'industria discografica.



Ora anche Jac Holzman, che ora ha 79 anni e che ha fondato Elektra Records, che festeggia il suo 60 esimo anniversario e scoperto i Doors e spinto le grosse case discografiche ad adottare il compact disk, dice, sempre riferendosi al web che l'industria musicale ha un futuro luminoso. Molto probabilmente lui ha visto le varie innovazioni tecnologiche rivoluzionare completamente il mondo musicale durante la sua lunga attività e non si lascia facilmente prendere dal panico.


Nel campo musicale, Holzman ha visto la nascita di tutto, l'LP, il dat, il CD,l'Mp3, BitTorrent. Quindi la tecnologia non lo spaventa, anzi dice che varie innovazioni tecno hanno fatto arricchire molte persone ed anche quando si tratta di internet e della distribuzione digitale, Holzman dice che le grandi etichette possono fiduciosamente investire capitali in questo campo anche perchè non hanno altra scelta. Quindi lui non è d'accordo con quanto detto, durante questa settimana dal cantante Fleetwood Mac, che Internet avrebbe distrutto il rock.


Sempre secondo Holzman, le grandi etichette hanno sbagliato a chiudere Napster perchè in quel momento l'ascesa del CD aveva lasciato un vuoto sulla possibilità di vendere i brani singoli. E con Napster ci sarebbe stata la possibilità di far soldi vendendo i singoli ad esempio a 79 cent.. Avrebbe avuto lo stesso successo il P2P? Forse, si, ma si sarebbe stabilito il principio che bisognava pagare per ottenere musica digitale.

 
Inoltre Holzman concorda con alcune idee di Lawrence Lessing sulle necessità di modificare le leggi sul diritto d'autore e sulla necessità di marchi meno restrittivi.


Per quello che riguarda poi le cause intentate dalla RIAA contro i file-sharer, pensa che siano state un errore ma dice anche che le industrie e gli artisti debbono guadagnare dalle loro produzioni e soprattutto gli ISP debbono dare ad essi qualcosa, perchè hanno sempre guadagnato, sfruttando la loro musica, senza pagare nulla.


Sempre secondo Holzmann, le etichette stanno pensando e studiando il modo più giusto per utilizzare le nuove tecnologie e lanciarsi nel mondo digitale, ormai nessuno ha più paura.

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