E' di pochi giorni fa la notizia, che il parlamento Europeo ha approvato la famosa relazione Gallo che offre suggerimenti per nuove norme anti-pirateria. Secondo gli oppositori della relazione, gli interessi dei lobbisti dell'industria dell'intrattenimento mirano a trasformare internet in uno stato di polizia. La Quadrature du Net avrebbe scoperto che molte petizioni firmate dagli artisti, a richiesta di norme più severe a difese del copy-right e presentate dalle associazioni anti-pirateria per convincere i deputati europei ad approvare la relazione, presentano nomi sospetti, ad esempio risulta firmatario il regista ungherese László Kovács, morto tre anni fa ed è anche presente un nome che corrisponde ad una bambina di sette anni.
Soprattutto la petizione presentata a sostegno della relazione, inviata da Eurocinema, che rappresenta i produttori cinematografici e televisivi in Europa ha fatto nascere molti sospetti, anche perchè un terzo dei nomi presenti tra i firmatari è ungherese ed alcuni non si è affatto sicuri che esistano. Anche i due registi ungheresi Ibolya Fekete e Attila Janisch, contattati hanno detto di non aver firmato mai la petizione. Indubbiamente non fa piacere riscontrare questa scarsa onestà da parte delle associazioni anti-pirateria nel voler convincere i deputati europei e mette certamente ansia per il futuro, in quanto le stesse potrebbero tentare qualsiasi trucco per convincere i governi o gli ISP dei vari paesi europei ad anteporre i loro interessi a quelli dei cittadini e degli utenti di internet.
Nessun commento:
Posta un commento