Anche se la sentenza contro la Logistep ha detto che è illegale monitorare gli IP dei file-sharer con l'obiettivo di raccogliere dati per presentare querele,questo non vorrà significare, come hanno detto in molti, che la Svizzera diverrà il regno della pirateria.
Anzi molto probabilmente,l'IFPI ed altre associazioni anti-pirateria useranno la polizia per condurre indagini contro i grandi violatori del copy-right. Abbiamo visto come anche in Svezia gli utilizzatori di direct connect, che mettono in condivisione una cartella con molti file illegali, siano oggetto d'indagine da parte della polizia ora anche in Svizzera è sotto accusa una donna di 21 anni che ha condiviso oltre 3100 brani musicali senza il permesso dei titolari del diritto d'autore.
La donna ha detto che non aveva intenzione di commercializzare i brani ma solo di scaricarli per suo uso personale, forse non si era resa conto che lei però scaricandoli e mettendoli nella cartella condivisa, rendeva i brani disponibili per l'upload.
Anche alcuni tipi di software tipo Limewire e Bearshare, sono estremamente pericolosi per i file-sharer perchè condividendo le loro collezioni musicali, magari formate da migliaia di brani, le persone stanno giocando sul fuoco. Speriamo realmente che si diffondano sempre di più servizi di streaming o download a pagamento, magari a prezzi bassi, perchè c'è sicuramente differenza fra chi scarica una canzone per uso personale e la lascia nella cartella condivisa, non sapendo, o non pensando a quante altre persone prendono da lei quella canzone e chi fa invece una copia illegale della stessa canzone e la mette su CD, producendo moltissime copie e vendendolo ad ogni angolo di strada. Solo che attualmente, per la legge sono entrambi allo stesso modo, colpevoli di aver violato le leggi sul copy-right.
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