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sabato 11 settembre 2010

Copyright Group: il giudice ha potere giurisdizionale?

Sappiamo perfettamente che una delle principali obiezioni presentata ai giudici nelle cause che riguardano oltre 14.000 persone citate dal Copyright Group, a nome di produttori indipendenti è stata la mancanza di potere giurisdizionale del tribunale di Washington D.C, su persone che abitano in tutta la nazione. Ora il giudice Collyer in una sentenza, alle molte richieste giunte da tutto il paese di annullare la citazione attraverso la quale gli ISP dovevano consegnare le identità corrispondenti agli indirizzi IP ha detto, nei casi specifici di Mrs Ansel e Mr Wright, che il querelante, entro il 30 Settembre 2010, dovrà esporre le ragioni che dimostrino che le persone hanno avuto un sufficiente contatto con il distretto di Columbia, per giustificare l'esercizio della Corte nei loro confronti.



In effetti, sembra sempre come è avvenuto precedentemente, un intervento alla Ponzio Pilato, perchè il querelante parlerà di un 'infrazione comune a tante persone che hanno condiviso in tutto il paese lo stesso file illegale, quindi trattandosi dell'uso di nuove tecnologie il rapporto con il distretto di Columbia potrebbe essere difficile da dimostrare, come anche quello con il paese dove vive effettivamente la persona accusata. Inoltre sarebbe invece interessante sapere, una volta esaurita la prima fase, ossia l'identificazione dei presunti condivisori di file illegali, in quale luogo le persone che non accettano di transare tramite le lettere, verranno citate in tribunale. Sempre che, il copyright Group, proseguirà con le sue minacce ed effettivamente intenterà causa alle persone che non pagano.


Altra cosa assolutamente inutile, dal punto di vista pratico, è annullare la citazione per motivi giurisdizionali di quelle persone che hanno scritto l'obiezione al giudice con il proprio nome e cognome, rivelando ossia quei dati, la cui ricerca essi chiedono di annullare.


Quindi, questo bizantinismo del giudice si rivelerà solo una perdita di tempo e gli avvocati del Copyright Group potranno continuare ad inviare lettere, chiedendo risarcimenti alle persone corrispondenti agli indirizzi IP.

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