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mercoledì 8 settembre 2010

Replica degli ISP alle dichiarazioni del manager degli U2

Avevamo scritto di come Paul McGuiness degli U2, nei giorni caldi di agosto avesse rilasciato un articolo su come salvare l'industria musicale. Fra le molte cose dette da McGuiness c'erano anche accuse dirette agli ISP, che beneficiavano di questa situazione perchè gli utenti richiedevano sempre una maggiore larghezza di banda ed invece avrebbero dovuto aiutare l'industria musicale a bloccare il download illegale.


L'ISP Entanet ha risposto tramite il suo rappresentante Darren Farnden, che in primo luogo, consiglia a McGuiness di dedicarsi solo a quello che conosce meglio, ossia la musica, dal momento che sembrerebbe non conoscere affatto i servizi attualmente disponibili su internet. Secondo Farnden, la gente richiede una maggiore larghezza di banda per usufruire di servizi legali, come il gioco on line, Itunes,YouTube,iPlayer ed il Voip, non per scaricare meglio file illegali.

Pensare invece che la gente voglia contratti migliori e più velocità solo per defraudare i titolari di contenuti dei loro diritti, è realmente riduttivo. Oltretutto molte attività on line, come Itunes e in genere la vendita di musica digitale, sono risultate essere molto redditizie per l'industria musicale.


Inoltre, gli ISP non sono i poliziotti di internet e non possono fare il lavoro di altri, quindi è ora che l'industria musicale si prenda le sue responsabilità in tutti i sensi, sia perseguendo i colpevoli delle violazioni, senza cercare altri che facciano il lavoro al suo posto sia creando nuovi modelli legali di business.

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