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lunedì 27 settembre 2010

GB: svelato il motivo delle mancate citazioni di file-sharer

Il gruppo Anonimus 4Chan ha mandato qualche tempo fa in tilt il sito dell'ACS law, oltre quello più famoso della RIAA e poi durante il ripristino, per errore, sono state rese disponibili tutte le email private, che sono state prontamente rese disponibili a tutti su Pirate Bay. Una vicenda che già successe a Mediadefender e provocò grossi danni d'immagine alla società.

Ora parrebbe che quanto scritto in un email spieghi perchè, prima gli avvocati della Davenport Lyons e poi quelli dell'ACS law, abbiano mandato lettere ai presunti violatori del copyright ma ne abbiano citato realmente pochi. Anzi spiega anche un caso che fece molto scalpore, quello di Isabella Barwinska, che fu condannata a 16000 sterline per aver condiviso un solo gioco, il Dream pinball 3D. Di questo caso, io scrissi sul blog di P2P forum, ora defunto, anche perchè sono quasi quattro anni che mi interesso di notizie P2P, questo a significare che chi fa da sé, fa per tre, anche grazie a blogger. Questa vicenda, comunque fu pubblicizzata molto dagli stessi avvocati e fu seguita da migliaia di lettere inviate dallo studio Davenport Lyons con richiesta di 500 sterline, come a voler significare, se non pagate, quello che è successo a Isabella Barwinska, potrebbe capitare anche a voi. In base anche a quanto dichiarato da un avvocato, David Harris e riportato allora da vari media, era stato proprio un caso interamente a favore dei detentori dei diritti, mentre le altre sentenze in contumacia non avevano avuto questi risultati e era stata opportunamente sfruttata la cosa che la donna non aveva messo legali in difesa e non si era appellata contro la sentenza.




Da allora però gli avvocati del Davemport Lyons ed anche altri studi legali hanno utilizzato questo caso nei loro cosiddetti “marketing” per mostrare cosa succede alle persone che scelgono di non accontentarsi di poche centinaia di sterline e i loro casi finiscono in tribunale.


Nell'email datata 19 Agosto 2010, mandata da Adam Glen, consulente giuridico, a Andrew Crossley,viene spiegato in modo chiaro perchè l'accusa contro Isabella Barwinska fosse basata giuridicamente sul nulla e i detentori dei diritti d'autore avessero vinto, per futili motivi. Prima di tutto perchè la donna non si era difesa, secondo perchè il giudice non capiva nulla della tecnologia di condivisione ed aveva preso per buona la richiesta di risarcimento della parte attrice.


Ma secondo Glen è meglio non citare i file-sharer e considerare il caso della donna unico, proprio per la sua eccentricità, anche perchè un esperto in statistiche potrebbe contestare il calcolo del danno che la singola copia, presente sul computer della donna, avrebbe potuto arrecare alle industrie dei contenuti. Inoltre il software di monitoraggio è stato messo a posta, come civetta, dai detentori dei contenuti, quindi anche qui sarebbe difficile quantizzare il danno.


Quindi mentre l'ACS law e gli altri avvocati minacciano di citare in tribunale migliaia di persone, se queste non pagano, nell'email è ben spiegato perchè non lo fanno perchè sarebbe difficile e costoso dimostrare anche una sola singola infrazione e potrebbero dover spendere soldi con esperti accreditati e magari non riuscire lo stesso a convincere i giudici.

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