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mercoledì 1 settembre 2010

UK: azione di gruppo contro l'ACS law

Mentre in USA, abbiamo visto che il Copy-right Group, il quale  ha denunciato oltre 14.000 persone, sta continuando ad inviare lettere, anche perchè sembrerebbe che i giudici non si rendano conto di quanti innocenti ci potrebbero essere fra i 14.000 accusati, nel Regno Unito, un gruppo di avvocati, invita, tutti coloro che hanno ricevuto lettere minacciose da parte dell'ACS Law ad un unirsi in un procedimento legale comune al fine di chiedere un risarcimento.



Da poco, infatti abbiamo scritto come, in seguito alle lamentele di singoli e di associazioni di consumatori, tipo Which? e BeingThreatened.com è stato deferito alla commissione di disciplina dell'ordine degli avvocati. Ma la giustizia si muove lentamente e altri innocenti rischiano in quanto Crossley , il capo dell'ACS law, sta ancora andando in tribunale per chiedere di poter entrare in possesso dell'identità di migliaia di individui, dicendo che quest'ultimi hanno violato i diritti d'autore dei suoi clienti.
Dato che però, Crossley è stato deferito al consiglio di disciplina dell'ordine, per comportamento prepotente ed eccessivo, secondo un gruppo di avvocati del nord dell'Inghilterra, tutti i destinatari delle lettere potrebbero aver diritto ad un risarcimento per le molestie subite. Secondo Michael Forrester , di questo studio legale, molti destinatari delle lettere si sono allarmati e si sono sentiti minacciati e questo è contro la legge.


Inoltre l'ACS law, spinge al pagamento, l'intestatario dell'IP monitorato, non adducendo prove che sia stato effettivamente lui a compiere la violazione oppure abbia autorizzato altri, anche questo è contro la legge. Parrebbe che questo studio legale sostenga che questa causa, essendo in molti, a parteciparvi, non costi quasi nulla, al singolo, ma è sempre meglio informarsi bene. In ogni caso,  nel caso a qualcuno arrivassero nuove lettere da parte dell'ACS law,la cosa migliore da fare è non pagare nulla, rivolgersi alle associazioni dei consumatori o direttamente all'ordine degli avvocati, dove c'è già una procedura in atto.

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