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venerdì 10 dicembre 2010

In Svezia si pensa alla galera per i downloader illegali

Da poco è uscita la nuova sentenza contro il team di Pirate Bay ma la procura svedese è sempre più dell'avviso che bisogna considerare pene che privino della libertà, come necessarie nei casi riguardanti il file sharing illecito, perchè è “un problema sociale devastante”. 

Infatti il procuratore svedese Henrik Rasmussen, ha dichiarato in un intervista ai media, che il carcere verrà ampiamente considerato, nel futuro nei casi che riguardano i file-sharer ed anche nei confronti di un uomo che nell'estate scorsa avrebbe condiviso 44 file tramite direct connect, il procuratore dice che potrebbe chiedere come pena una multa ma anche una reclusione a due anni di carcere. Quindi mentre il team di Pirate Bay è stato condannato anche a periodi di reclusione, in quanto riconosciuto colpevoli di una quantità notevole di violazioni del copyright, potrebbero rischiare pene detentive anche persone con violazioni estremamente minori. Rick Falkvinge del partito del pirata è chiaramente molto contrariato, di questa nuova piega molto più repressiva da parte di un pubblico ministero che egli definisce anacronista.

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