Finora solo la RIAA era pesantemente intervenuta nei campus universitari, inviando varie lettere di contenzioso e chiedendo gli indirizzi IP degli studenti, che erano ritenuti colpevoli di download illegale. Ora però anche la MPAA ha cominciato a far pressioni sui rettori dei campus universitari, perchè limitino la pirateria dei loro studenti.
Infatti, la MPAA ha fatto sapere che invierà lettere ai presidi richiamando quanto prevede l' HEOA, ossia l' anti-infringement provisions of the Higher Education Opportunity Act of 2008, in base alla quale norma le università debbono intervenire per bloccare ogni tentativo di pirateria da parte degli studenti, altrimenti non potranno ricevere finanziamenti statali od altri aiuti finanziari per gli studenti.
La MPAA poi, nella lettera crea anche angoscia per il futuro dei giovani, già preoccupati di non riuscire a trovare lavoro dicendo che oltre 2,4 milioni di persone nei 50 stati americani, sono impiegati nell'industria cinematografica ed il furto del copyright, riduce anche la possibilità per i laureati dell'istituto di guadagnarsi da vivere in settori creativi.
La MPAA ha, inoltre, creato un sito per aiutare i rettori dei campus a rispettare l' HEOA, con corsi di formazione, portali di contenuto specifico per la scuola, informazioni su come bloccare i siti illegali. Questa è comunque, la prima grande azione della MPAA contro la violazione illegale del copyright nei campus ed è facile che ben presto ci saranno, come è già avvenuto per la RIAA , lettere di presunte infrazioni, con la richiesta dei dati dietro agli indirizzi IP, per poter colpire direttamente gli studenti coinvolti.
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