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lunedì 27 dicembre 2010

Carl Lundström, fa appello alla Corte Suprema

Sappiamo che anche l'appello contro il team di Pirate Bay e Carl Lundström, è finito con una condanna a periodi di reclusione e a risarcimenti dell'ordine di milioni di dollari. 

Ora Carl Lundström, tramite i suoi legali, fa ricorso alla corte suprema, in quanto non viene accettata la sentenza della Corte di Appello. E' molto probabile che anche gli altri del team, Peter Sunde e Fredrik Neij, seguiranno il suo esempio. Carl Lundström che è l'erede milionario di Wasabröd, fornì computer, larghezza di banda e server per The Pirate Bay, all'inizio della sua attività, attraverso la sua società Rix Telecom.

I motivi presentati nel ricorso, per opporsi alla sentenza dell'appello, sono molteplici. Prima di tutto perchè Pirate Bay dovrebbe essere considerato colpevole delle infrazioni imputategli, quando altri servizi, ad esempio Google svolgono la medesima attività. Poi secondo Carl Lundström, il procuratore non è riuscito a dimostrare che egli ha agito di concerto con gli altri del team, nei confronti dei reati imputabili a Pirate Bay. Inoltre la corte d'appello avrebbe concluso che egli fornì computer e servizi gratuitamente a Pirate Bay e non c'è stato nessun accordo del genere. Soprattutto, però Carl Lundström,insiste che egli si può considerare un ISP per i servizi forniti a Pirate Bay e non è mai successo che un ISP, sia stato ritenuto responsabile di quanto veicolato dai suoi clienti o condannato a pagare simili risarcimenti.

Come sappiamo, invece il processo contro Gottfrid Svartholm non si è ancora svolto a causa di una malattia dell'imputato, vedremo cosa a questo punto, deciderà la corte suprema per Carl Lundström, che tende però a separare nettamente il suo operato dagli altri del team.

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