Un gruppo di grandi editori, Bedford, Freeman & Worth e Macmillan, Cengage Learning, Elsevier, McGraw-Hill Companies e Pearson, a febbraio di quest'anno avevano citato Rapidshare ed il giudice aveva ordinato al sito di hosting, di eliminare i 150 libri elettronici dai suoi archivi e impedirne, tramite filtri il ricaricamento.
Ora, secondo i legali degli editori, Rapidshare non ha rispettato l'ingiunzione del giudice, in quanto molti di questi libri sono ancora presenti sul sito. Il giudice è stato d'accordo con questa tesi ed ha condannato Rapidshare a pagare una multa di 150.000 euro. La Corte ha stabilito che RapidShare ha colpevolmente omesso di prendere in esame ragionevoli misure di controllo. Queste misure comprendono l'utilizzo di un filtro, che controlla il nome del file durante il caricamento di materiale sul server del sito di hosting, con riguardo alla questione se l'autore, il titolo, il numero ISBN della casa editrice possono essere contenuti in questo nome.
Molto contenti della condanna, inflitta a Rapidshare, sono stati i legali degli editori che hanno detto che in tal modo il sito di hosting sarà costretto ad utilizzare meccanismi che impediscano la violazione del copyright, riguardo ai titoli specificati nel provvedimento ed in tal modo sarà anche possibile evitare che imprese come Rapidshare possano trarre profitto, tramite la distribuzione illegale di opere protette dal copyright.
Nessun commento:
Posta un commento