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venerdì 28 maggio 2010

Lo strano caso dell'utente che non sa nulla di Far Cry


Abbiamo spesso parlato del Copyright Group,un gruppo di legali statunitensi che vuole emulare gli avvocati dell'ACS law e di come essi dicano “vogliono salvare il cinema” ma a quanto pare, desiderano soprattutto attuare azioni di bullismo e guadagnare da questi atti.
Lo studio legale Dunlap, Grubb, & Weaver ha agito per un certo tempo per conto del regista tedesco Uwe Boll, che pensa che utenti P2P lo abbiano deufradati dei suoi guadagni. All'inizio di quest'anno, l'azienda ha intentato una causa federale contro 2.049 ignoti , tutti accusati di condivisione di Far Cry su Internet e si ritiene che il numero sia poi salito a 4.577.
Dopo un procedimento del genere è facile ottenere dagli ISP il nome degli utenti ai quali corrisponde un determinato indirizzo IP, diciamo, incriminato e così ha fatto la Verizon, rivelando, il nome e l'indirizzo di una donna che chiameremo soltanto Sabine, come fa Ars Technica.

Questa donna, la scorsa settimana ha ricevuto una lettera, a dir poco choccante in cui la si avvertiva che era stata individuato un download illegale del film Far Cry la notte del 22 marzo, riconducibile al suo indirizzo IP e che la cosa si poteva chiudere se la donna avesse pagato subito 1500 dollari.

Se invece, il destinatario della missiva avesse aspettato fine giugno, la cifra sarebbe salita a 2500 dollari e se invece avesse deciso di non rispondere e di non pagare sarebbe stata intentata una causa contro di lei e richiesto il risarcimento massimo, previsto per la violazione, ossia 150.000 dollari.
Ora se non è un atto bullistico questo, non si saprebbe come altro definirlo, anche se la signora in questione fosse stata realmente colpevole, mentre lei dichiara di non sapere niente di Far Cry, né di BitTorrent né del client Azureus che avrebbe usato per il download.

Oltretutto, sappiamo perfettamente che la cifra richiesta dalla RIAA per ogni singola infrazione, è variata parecchio, ad esempio nel caso di Jammie Thomas si è passati a 9.250, poi a 80.000, quindi a 22.500 dollari per ogni canzone condivisa illegalmente ma mai a 150.000 dollari
Inoltre, questi avvocati avrebbero poi la possibilità finanziaria di procedere legalmente contro 4577 persone alle quali si aggiungono le altre migliaia di utenti citati per aver condiviso illegalmente “The hurt locker”?

Ma molto probabilmente la maggior parte delle persone, che hanno ricevuto la lettera come la signora, sanno benissimo quanto costerebbe loro prendere un avvocato per difendersi e quindi magari preferiscono pagare subito i 1500 dollari e togliersi il pensiero ed è questo che sperano gli avvocati del Copy-right Group, perchè il sistema è collaudato ed ha procurato sempre grossi guadagni agli avvocati inglesi e tedeschi.
Anche la signora non sa che fare, l'unica cosa di cui è sicura è che nessuno della sua famiglia ha sentito parlare mai di Far Cry.

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