Attributor che aveva già eseguito un'indagine sulla pirateria degli ebook secondo la quale questa avrebbe causato danni economici all'industria del libro di 2,8 miliardi di dollari, ha ora pubblicato i dati di una seconda indagine, eseguita usando i dati della ricerca di Google, soprattutto, dopo che è stato lanciato l'IPAD ed il numero di lettori di ebook è cresciuto.
Secondo i risultati della ricerca la pirateria on line è molto aumentata e c'è bisogno di una seria campagna d'informazione per cui Attributor ha stretto una collaborazione con Macmillan e Kensington Publishing Corp. per sostenere la sua campagna globale per aumentare la consapevolezza dei consumatori circa il commercio equo e la distribuzione legale di e-book preservando la tutela dei diritti di autore.
I risultati dello studio hanno dimostrato che c'è stato un aumento del 50% della ricerca per il download pirata, rispetto allo scorso anno e che ci sono fra 1,5 ed i 3 milioni di query al giorno su Google riguardo alla pirateria degli e-books.
Inoltre, come detto dopo l'uscita dell'IPAD, c'è stato un 20% di aumento nella domanda di download pirata e complessivamente un aumento del 54% della ricerca degli stessi download rispetto ad agosto 2009.
Inoltre sono sorti molti piccoli siti che ospitano e-books pirata, mentre sui grandi siti come Rapidshare e Megaupload c'è cominciato ad esserci più controllo. L'ebook pirata più ricercato è risultato essere “"Breaking Dawn" di Stephanie Meyer.
E' ovvio poi, che Attributor essendo interessato a proporre questa campagna di sensibilizzazione ed educazione, insiste molto su questo punto, in ogni caso i dati rimangono comunque significativi di un fenomeno in aumento, che potrebbe ancora di più evolvere dato che ormai, sul mercato sono stati fatti uscire molti rivali dell'IPAD.
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