L'idea di Google di creare un servizio musicale basato sul cloud e legare ad esso i video musicali su YouTube, sembra trovare ostacoli, proprio nel concludere accordi di licenza con le grandi etichette. Il servizio dovrebbe essere basato sulla vendita di tracce e su abbonamenti riguardanti lo streaming, ossia simile a quello lanciato da poco da Sony. Del resto Itunes rappresenta il 70% delle vendite digitali ma secondo alcuni, il software rallenta le prestazioni del loro computer, mentre servizi che offrono gratuitamente lo streaming, magari guadagnando tramite la pubblicità, non sono riusciti mai ad essere molto convincenti.
Anche Spotify con oltre 10 milioni di utenti in Europa, più volte ha provato a lanciare un analogo servizio in USA, avendo sempre difficoltà a concludere accordi con le grandi etichette. Anche se ora sembrerebbe che abbia concluso rapporti con la Sony Music Entertainment, ed anche con la EMI, che però, oltre ad essere molto onerosi, hanno costretto il sito a ridurre molto i brani offerti gratuitamente, quindi in ogni caso, la versione di Spotify americana sarebbe molto diversa da quella europea.
Anche l'Apple, comunque ha parlato per il futuro di un servizio di streaming su Itunes che permetta agli utenti di memorizzare le proprie canzoni su un server Apple al quale potranno connettersi con vari dispositivi iphone, ipod, ipad, apple TV, computer ecc. Vedremo cosa faranno quindi, Apple e Google nel 2011, per vincere la diffidenza delle etichette riguardo allo streaming.
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