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giovedì 17 febbraio 2011

Governo USA blocca il dominio di 84.000 siti web

L' ICE Cyber Crimen Center ha di nuovo bloccato i domini di molti siti, legati all'operazione “Save our children” ma sembrerebbe che anche questa volta, abbia fatto errori e molti proprietari hanno trovato sui loro siti un avviso preoccupante nel quale era scritto, “ il possesso di pornografia infantile, la pubblicità, la diffusione, la distribuzione ecc, costituiscono reati federali che possono essere puniti con pene fino a 30 anni di prigione e con multe fino a 25.000 dollari e con la confisca del materiale incriminato “.

 Ancora una volta le forze governative, hanno ottenuto un ordine di sequestro da un giudice e con quello hanno agito sul register dei domini, per far puntare i siti incriminati ad un server che ospita l'avviso di cui abbiamo parlato sopra. 

Stranamente, però fra i siti con il dominio bloccato risulta anche mooo.com, che appartiene al provider DNS di FreeDNS. Inoltre, il blocco del popolare dominio condiviso Freedns.afraid.org ha portato al blocco di 84.000 sotto-domini ad esso collegati.

 Il proprietario di FreeDNS ha detto che sta cercando di risolvere la questione, sicuramente dovuta ad un errore il più rapidamente possibile.

 La maggior parte dei sottodomini in questione sono siti personali e siti di piccole imprese. Non è molto chiaro come si sia potuto verificare un simile errore che umilia tante persone innocenti ma le forze governative sembrano essere soddisfatte dei loro sforzi ed hanno emanato un comunicato dicendo che si sono bloccati dieci domini coinvolti nella pornografia infantile. 

Essi hanno detto che ogni anno molti bambini sono oggetto di abusi sessuali e che questi video ed immagini finiscono sul web, quindi il DHT è impegnato nel chiudere i siti web che promuovono la pornografia infantile, per proteggere questi bambini da ulteriori atti contro di essi. 

Sicuramente ottima cosa, appunto però, per i siti che non c'entrano niente e che rappresentano piccole aziende, l'accusa è ancora più infamante e potrebbe provocare perdita massiva dei clienti. Spesso con questi sequestri dei domini ci sono stati errori ma sembra che le forze governative non si preoccupino molto dei siti che possono essere rovinati dai loro sbagli.

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