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giovedì 17 febbraio 2011

Altro giudice annulla casi contro centinaia di utenti BitTorrent

Ormai sembra proprio che le grandi citazioni di massa, contro gli utenti BitTorrent, presunti violatori del copyright e largamente usate nel 2010, soprattutto dai produttori di film porno, vengano sempre più spesso rigettate dai giudici. Lo scorso anno la Larry Flynt Publications aveva citato migliaia di utenti BitTorrent, in quanto accusati di aver condiviso una copia illegale del loro film, "This Ain't Avatar XXX".

 Il procedimento, come riportato, aveva subito un arresto lo scorso dicembre in seguito al fatto che l'ISP Time Warner Cable si era rifiutato di consegnare i dati dietro gli indirizzi IP, anche perchè ciò avrebbe richiesto più personale e costi aggiuntivi per l'ISP. Ora, però, sembrerebbe, che vari giudici abbiano annullato la citazione in quanto gli imputati erano coinvolti in modo improprio.

Ad esempio, Royal Furgeson, giudice distrettuale per il distretto del nord del Texas ha detto che nella denuncia del ricorrente non vi sono prove che gli imputati siano in alcun modo in relazione tra loro , o di aver agito in concerto per presunte infrazioni. 

Questo vuol dire che se i produttori di film pornografici vorranno continuare ad agire contro i 6000 imputati lo dovranno fare, citandoli uno per uno, individualmente.Praticamente, dovrebbero cessare quasi sicuramente le maxi citazioni, in cui con pochissima spesa, i legali potevano ottenere i dati dei presunti imputati dagli ISP e potevano mandare lettere con richieste di denaro per risolvere la vicenda al di fuori del tribunale. Mentre invece, citare ogni persona separatamente nei vari tribunali locali, pagare le tasse di deposito, addurre prove, sarebbe già costoso farlo per uno o due casi, pensiamo quanto costerebbe farlo per 6000. 


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