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lunedì 21 febbraio 2011

RIAA: Canada e Spagna, paradisi per i pirati

Le major dovrebbero essere contente che il Congresso Spagnolo, nonostante la feroce opposizione popolare ed anche di alcuni esponenti dell'Accademia del Cinema, come abbiamo scritto qui, abbia approvato una legge anti-pirateria che prevede la chiusura per i siti con materiale coperto dal copyright. Invece, secondo la RIAA e la International Intellectual Property Alliance (IIPA), questo è solo il primo passo. Infatti nella lista nera che la RIAA ha rilasciato come consulenza per la Camera di Commercio USA, in cui sono elencati i paesi più pericolosi riguardo alla violazione di materiali statunitensi coperti dal copyright, ai primi posti c'è la Spagna, insieme al Canada, la Russia e la Cina. Tale consulenza della RIAA dovrebbe essere utilizzata dal USTR, per compilare il suo “Special Report 301”. 

La RIAA dice che la Spagna, nonostante l'approvazione della legge Sindhe, ha avuto sempre leggi favorevoli alla pirateria ad esempio con la depenalizzazione de facto dei colpevoli nei casi di download illegale di contenuti distribuiti via P2P. Un altro aspetto per cui la Spagna preoccupa è lo scarso intervento degli ISP e quindi l'impossibilità di individuare e segnalare violazioni del copyright.

Invece il Canada è un probabile candidato nella lista dei paesi più favorevoli al download illegale e quindi più pericolosi per le imprese americane, in quanto il governo canadese non ha ancora modernizzato le proprie leggi sul copyright. Inoltre il Canada ospita alcuni fra i più popolari siti di download illegale al mondo, sia BitTorrent che di streaming.

Chissà, se i suggerimenti della RIAA verranno accolti in pieno dall' Office of the US Trade Representative e quindi ancora una volta Canada e Spagna si troveranno fra i primi dieci paesi più pericolosi per il commercio USA.

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