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mercoledì 23 marzo 2011

Warner Bros, per gli americani, film su Facebook

La Warner Bros, sempre alla ricerca di nuovi canali di distribuzione, come ha già dimostrato distribuendo i suoi titoli anche via app per IOS, ha cominciato ad offrire film su Facebook e gli utenti americani potranno affittare i film per 3 dollari. Del resto Facebook ha ora 650 milioni di utenti e quindi rendere i film disponibili tramite Facebook potrebbe realmente determinare un ottimo sistema di distribuzione digitale. 

Facebook quindi, potrebbe competere presto con Hulu e Netflix. Come dicono i responsabili della Warner Bros, in tal modo gli utenti potranno accedere e godere dei loro film in modo semplice e pratico attraverso più grande social network al mondo. Gli utenti potranno pagare il film anche con 30 crediti Facebook, un sistema di pagamento che permette di acquistare beni virtuali su Facebook. 

Questi ultimi, avranno poi, due giorni per connettersi al film tramite l'utenza Facebook, potranno anche commentarlo o metterlo in pausa e tornare a guardarlo più tardi. Per ora c'è solo  The dark knight che si può vedere andando su questa pagina poi nel catalogo verranno messi molti altri film. 

Facebook rimuove un'immagine considerata osè


Di Facebook si parla sempre sia se si tratta di privacy degli utenti o di suoi interventi per rimuovere immagini di nudo. Infatti nel Regno Unito ha suscitato scalpore un intervento di Facebook che avrebbe rimosso l'immagine del seno nudo diuna donna, Melissa Tullett che ha subito una doppia mastectomia con ricostruzione dei capezzoli.

 All'inizio era stato bloccato proprio l'account poi è stata solo tolta l'immagine e ripristinato il resto. Facebook avrebbe detto alla BBC che l'immagine è stata tolta in quanto conteneva particolari osè, mentre invece altre immagini di donne che hanno subito mastectomia e mostrano le loro cicatrici sono state lasciate. Quindi niente capezzoli femminili su Facebook, sia veri che ricostruiti solo quelli maschili sono permessi. 

Lo staff di Obama contro lo streaming illegale

Victoria Espinel, Intellectual Property Enforcement Coordinator, ha rilasciato una lunga lista di modifiche che porterebbero ad un'inasprimento della legge sul copyright ed ha invitato il Congresso a risolvere le carenze che potrebbero ostacolare l'applicazione della legge sul diritto d'autore.

 Il documento per la maggior parte si preoccupa di farmaci contraffatti, spionaggio economico e canoni d'oltremare per i titolari dei diritti d'autore ma vengono suggeriti cambiamenti che potrebbero interessare molti utenti di internet. Per prima cosa viene riportata la preoccupazione che lo streaming di contenuti illegali audio e video non possa essere considerato un crimine penale, in quanto una distribuzione pubblica, per cui ci vuole una nuova legge che chiarisca come anche lo streaming e tecnologie similari, in circostanze appropriate, possano essere considerati un crimine.

Altra richiesta presente nel documento è l'estensione delle intercettazioni anche ai crimini riguardanti prodotti e marchi contraffatti e violazione del diritto d'autore mentre ora sono previste solo per reati gravi.

 In tal modo secondo quanto scritto nel rapporto, sarebbe possibile arrivare ai capi e fermare le grandi organizzazioni criminali. Inoltre la Espinel suggerisce la creazione di diritti di esecuzione pubblica per la musica alla radio, gli stessi gli Stati Uniti hanno già per le trasmissioni via satellite e webcasting ma qui c'è già stata una feroce opposizione in quanto si sostiene che l'esenzione del pagamento è dovuta al fatto che la radio rappresenta un grosso fattore promozionale per i cantanti.

 Secondo Public Knowledge il documento rappresenta qualcosa di positivo, in quanto non contiene regole draconiane tipo la “three Strikes law” contro gli utenti ma cerca di intervenire soprattutto contro i grandi crimini, tipo quello dei farmaci contraffatti che rappresentano sicuramente un rischio notevole per i cittadini. 

IE 9 non violato al Pwn2Own lancia la versione ufficiale

Secondo la Microsoft, IE 9 non è vulnerabile agli attacchi che sono stati utilizzati da un ricercatore irlandese Stephen Fewer come abbiamo già scritto qui, ma in effetti sono a rischio oltre il 99% degli utenti che utilizza Internet Explorer. 

Il ricercatore sfruttando le tre vulnerabilità e violando IE 8 ha vinto 15.000 dollari ed un portatile Sony da HP Tipping Point per il suo successo nell'impresa. I responsabili della Microsoft però indagando hanno scoperto che la versione non aveva bisogno di patch. La Microsoft ha lanciato la versione RC circa un mese fa e oggi è disponibile versione finale RTW per il download. In questo caso nella lunga lotta iniziata con Firefox, la Microsoft è riuscita ad arrivare prima, rilasciando nel web la versione finale.

 Solo che poiché secondo le ultime statistiche solo lo 0,6% degli utenti aveva scaricato la beta di IE 9, la patch rispetto alla vulnerabilità evidenziata dal ricercatore irlandese al PwnOwn è quanto mai necessaria. Molto probabilmente tale patch verrà rilasciata il 12 aprile. Secondo la Microsoft, comunque in sette mesi sono state rilasciati 36 milioni della beta. IE 9 arriva dopo due anni di IE 8 un ciclo leggermente più breve rispetto al periodo di due anni e cinque mesi fra IE 7 ed IE 8. 

Pwn2Own,subito violati Safari ed internet Explorer

Già al primo giorno del Pwn2Own,la nota sfida fra hacker che si tiene all'interno della conferenza sulla sicurezza CanSecWest tutte le versioni di internet explorer 8 e di Safari, nonostante le varie patch sono state violate poi è caduto anche Firefox 3 sotto Windows 7 a 64 bit ad opera dello studente tedesco Nils.

 Il primo a cadere è stato Safari 5.0.3 che era su un computer con istallato Mac OS X 10.6.6, completamente aggiornato dal punto di vista patch. La società Vupen, è stata la prima ad attaccare il browser e dopo pochi minuti, che il browser ha visitato la pagina web con il codice maligno predisposto, è stata lanciata l'applicazione campione che doveva dimostrare come il codice maligno fosse penetrato nel sistema ed è stato scritto un file sul disco rigido per dimostrare che la sandbox era stato violata. Secondo la ditta Vupen però, l'impresa non è stata facile a causa del fatto che il sistema a 64 bit di Safari non è ampiamente documentato. I presunti hackers, però sono tenuti a non rivelare i sistemi utilizzati per violare i browser prima che i programmatori degli stessi non rilascino patch per il problema di vulnerabilità evidenziato. In ogni caso la società Vupen ha vinto la sfida ed i soldi.

Anche Internet Explorer 8 è stato violato da Stephen Fewer di Harmony Security , utilizzando la versione a 32 bit di Internet Explorer 8 su un computer con istallata una versione a 64 bit di Windows 7 Service Pack 1. La Microsoft aveva poi, all'ultimo minuto deciso di rinunciare alle patch. Il ricercatore ha detto di aver sfruttato tre distinte vulnerabilità: due per ottenere l'esecuzione con successo del codice all'interno del browser, e una terza per sfuggire Ialla sandbox di nternet Explorer Protected Mode.

 Invece il ricercatore che doveva provare a violare Chrome, non si è presentato. Google, come abbiamo scritto aveva messo in palio una cifra maggiore per chi fosse riuscito a violare Chrome. Probabilmente però, l'uscita di Chrome 10, in cui erano state patchate 23 vulnerabilità ha messo in crisi il ricercatore che ha preferito non provare affatto. 

Panasonic, tavolo solare per ricaricare cellulari via wireless

Le note vicende avvenute nelle centrali nucleari, sempre in Giappone, in conseguenza del tragico sisma che lo ha colpito, ed anche la guerra in Libia, portano a pensare sempre di più a fonti alternative ed eco-sostenibili, come ad esempio l'energia solare.

Già sono stati presentati a prezzi ancora abbastanza alti tavoli solari tipo i SunTable a circa 2200 dollari fatti di teak, acciaio inox e celle solari ma ora Panasonic ha realizzato un tavolo in grado di ricaricare i dispositivi basati sulla tecnologia wireless QI power semplicemente appoggiandoli sopra, senza l'ausilio di cavi. Verranno anche fornite le batterie QI che poi potranno inserirsi in telefoni cellulari Panasonic.
 Tale meraviglia, presentata alla Security Show 2011 di Tokio, dovrebbe essere messa in vendita, almeno in Giappone alla fine del 2011 o al massimo nei primi mesi del 2012. Indubbiamente, anche in questo caso i prezzi saranno sicuramente proibitivi per i più, ma è sicuramente una novità tecnologica ecologica ed interessante. 

Photo measures: un'utile applicazione dell'app store

Ormai la maggior parte dell'attenzione è focalizzata sull'ipad 2 e Apple ha rilasciato applicazioni proprio specifiche per l'ipad fra cui iMovie e GarageBand
ma ci sono alcune interessanti applicazioni lanciate da poco, come ad esempio
Photo Measures,che costa 2,39 euro è un'applicazione che potrebbe essere utile, ad esempio se si vuole visitare un appartamento magari da comprare e che fornisce la possibilità di aggiungere alcune misure in una fotografia, aggiungendo anche delle frecce, così si può decidere se i mobili che già si possiedono, potrebbero entrare nel nuovo appartamento.

 Indubbiamente, non si tratta di un'applicazione di cui si ha sempre bisogno ma dato il costo potrebbe anche essere utile a tutti, oltre ovviamente a chi ha bisogno di farsi un memo veloce delle misure di una stanza, per lavoro. Uscito da poco è anche il gioco iStunt 2 che è un percorso su snowbord in 2D che offre sfide abbastanza interessanti con salti trucchi ed anche lo snowboard a testa in giù. E' un gioco quasi migliore di quello originale per quello che riguarda la grafica ma più difficile e quindi sarà impegnativo completare il percorso senza schiantarsi. Inoltre raccogliendo tutte le stelle in un livello si ottiene la medaglia d'oro.
Dal momento che costa poco, solo o,79 euro vale comunque la pena di provare il gioco. 

Twitter, chiude la strada agli sviluppatori

Ryan Sarver, del team di Twitter, ha rilasciato una dichiarazione in cui si avvertono gli sviluppatori che non dovrebbero più costruire applicazioni client Twitter ma utilizzare quella ufficiale di Twitter. Secondo il rappresentante di Twitter il 90% degli utenti utilizza il client della società piuttosto che offerte di terze parti tipo Tweetdeck o Seesmic. Egli sostiene inoltre che le diverse applicazioni client creano confusione agli utenti finali. 

Il messaggio è rivolto non tanto a vecchie applicazioni che hanno già i loro affezionati utenti ma i nuovi sviluppatori dovranno astenersi dal creare applicazioni client proprie. Sarver insiste dicendo che si ha il bisogno di un ecosistema meno frammentato in cui gli utenti possano usufruire del servizio in modo più coerente. E' stata inoltre introdotta una politica di tolleranza zero e le applicazioni non conformi verranno escluse dal servizio. Ovviamente è guerra aperta fra Twitter e gli sviluppatori di terze parti che oltretutto hanno contribuito a creare quello che la piattaforma è ora divenuta.

 Essi sostengono che ora sono banditi i client Twitter domani potrebbe essere il giorno degli shorteners URL , delle immagini, degli annunci e di sa cos'altro ancora. Questa situazione pone in primo piano la difficoltà oggettiva per le imprese legate al web sociale di avere un proprio spazio dovendo essere completamente in balia di un fornitore di piattaforma che vuole che si utilizzino le proprie API, magari a pagamento. Del resto Twitter ha i propri client di Ios, Mac OS X, Android, Windows Phone 7, e Blackberry e non vuole che altri guadagnino al suo posto.